Enti o privati per fornire servizi di vigilanza privata devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività.
La licenza è valida 3 (tre) anni ed abilita alla conduzione di un istituto di vigilanza privata.
Chi può fare la richiesta
La domanda per ottenere il rilascio della licenza deve essere sottoscritta dal titolare dell'impresa individuale che richiede il rilascio della licenza ovvero dal legale rappresentante della società.
Requisiti richiesti al titolare dell'istituto:
- 1) Possedere la cittadinanza italiana ovvero di Paesi appartenenti all'Unione Europea;
- 2) Possedere il diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
- 3) Avere la capacità di obbligarsi richiesta dall'art. 134 T.U.L.P.S. ;
- 4) Non trovarsi in nessune delle condizioni ostative previste dall'art. 38 del D. Lgs. 163 del 2006;
- 5) Aver ricoperto documentate funzioni direttive nell'ambito di istituti di vigilanza privata, con alle dipendenze almeno venti guardie giurate, per un periodo di almeno tre anni, o delle Forze dell'Ordine, con esperienza documentata nel settore della sicurezza privata, per un periodo di almeno cinque anni ed avere lasciato il servizio, senza demerito, da non meno di un anno e non più di quattro anni ovvero aver superato corsi di perfezionamento in materia di sicurezza privata erogati da Università riconosciute dal MIUR che prevedano stage operativi presso istituti di vigilanza privata;
- 6) Non essere stato titolare, rappresentante legale, componente del consiglio di amministrazione, socio accomandatario o institore di una altra società che sia fallita ovvero che sia stata sottoposta a liquidazione coatta negli ultimi 5 anni o sia, all'atto della domanda, sottoposta ad amministrazione controllata;
- 7) Dimostrare il rispetto degli obblighi contributivi, a mezzo del documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.), nonché l'integrale rispetto degli obblighi derivanti dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di categoria, e della contrattazione territoriale di secondo livello. Tale ultimo obbligo può essere assolto mediante esibizione della certificazione del competente ente bilaterale nazionale;
- 8) Essere in regola con gli adempimenti tributari;
- 9) Non aver commesso gravi infrazioni alle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e ad ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro;
- 10) Non essersi avvalso dei piani individuali di emersione di cui all'art. 1, comma 14, del D.L. 25 settembre 2002 n. 210, convertito dalla legge 22 novembre 2002 n. 266, ovvero che sia comunque concluso il periodo di emersione;
- 11) Essere in possesso della certificazione di conformità del progetto rilasciata da un organismo di certificazione indipendente iscritto nell'elenco del Ministero dell'Interno;
- 12) Per gli istituti che operano con livello dimensionale 4 e ambiti territoriali 4 e 5 almeno una figura tra il richiedente della licenza, l'institore e il direttore tecnico deve possedere il profilo professionale UNI 10459:1995 "Funzioni e profilo del professionista della security aziendale";
- 13) Non essere destinatario di provvedimenti interdittivi previsti dal D. Lgs. 6 settembre 2011 n. 159 (tale requisito è richiesto anche per l'institore e il direttore tecnico);
Cosa fare
La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata, mediante raccomandata con avviso di ricevimento o a mezzo P.E.C., alla Prefettura ove è fissata la sede legale dell' istituto di vigilanza privata.
Documentazione richiesta
- domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1) corredata da un progetto operativo e tecnico organizzativo recante:
- l'indicazione del soggetto che richiede la licenza, dell'institore o del direttore tecnico preposto all'istituto o alle eventuali articolazioni secondarie, nonchè degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;
- l'indicazione della composizione organizzativa e dell'assetto proprietario dell'istituto, con l'indicazione, se esistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti;
- l'indicazione degli ambiti territoriali in cui l'istituto intende svolgere la propria attività, precisando la sede legale e quella o quelle operative, qualora non coincidenti;
- l'indicazione dei servizi per i quali si chiede l'autorizzazione, del personale, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare;
- la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore
- documenti attestanti il possesso dei requisiti professionali minimi di cui all'Allegato B al d.m. 269/2010;
- copia della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe , da indicare nella misura massima;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, iscrizione al Registro Imprese della C.C.I.A.A., precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi ( se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati ( vedi il modello di autocertificazione 1);
- copia del D.U.R.C.
- certificazione di conformità dell'istituto di vigilanza, dei relativi servizi e dei materiali utilizzati, rilasciata dagli organismi di certificazione indipendente.
Se il richiedente è una società la domanda, di cui al punto 1, dovrà essere firmata dal legale rappresentante dell'istituto. Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:
- copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società
- copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società ;
- dichiarazione sostitutiva di certificazione del legale rappresentante dell'istituto , attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi ( se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati
(vedi il modello di autocertificazione 1 )
In caso di richiesta di licenza da parte dei titolari di istituti di vigilanza già stabiliti in altro Stato membro dell'Unione Europea occorre presentare:
- - copia della licenza
- - documentazione concernente la disponibilità della struttura organizzativa, dei mezzi e delle attrezzature già in possesso nello Stato di origine;
- - attestazione di regolarità di assolvimento degli obblighi e degli oneri, anche economici, assolti nello Stato di origine;
- - documentazione concernente la cauzione già prestata nello Stato di origine;
- - ubicazione della sede dell'istituto
NOTA In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale ( il cui importo sarà determinato sulla base delle indicazioni di cui all'Allegato F al d.m. 269/2010) e provvedere alla regolarizzazione della licenza rilasciata con la consegna di due marche da bollo.
Riferimenti normativi
- artt. 8,9,10,11,13,134,134bis e ss. del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18/06/1931 n.773 così come modificato con L. 6/6/2008 n. 101;
• artt. 257 e ss. del regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 6/5/1940 n.635 così come modificato dal D.P.R. 4/08/2008 n. 153; - d.m. n 269 dell'1/12/2010;
- d.m. n. 56 del 25.2.2015;
- d.m. 115 del 4.6.2014;
- d.m. 154 del 15/09/2009;
- d.m. 85/1999;
- d.m. dell'8/08/2007;
- d.m. del 6/10/2009;