Il progetto formerà operatori meccanici e saldatori, figure tra le più richieste nelle industrie beriche, nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto in data 25 marzo 2024 la Prefettura di Vicenza, Apindustria Confimi Vicenza e Diakonia Onlus
Ha preso il via ufficialmente ieri pomeriggio, lunedì 25 marzo, il primo corso di formazione rivolto ad un gruppo di cittadini stranieri (tra cui alcuni richiedenti asilo e titolari di protezionale speciale e internazionale) finalizzato a favorire il loro successivo inserimento lavorativo nelle imprese del territorio.
Diventa così operativo il progetto frutto di un confronto condotto nell’ultimo anno tra la Prefettura di Vicenza, Apindustria Confimi Vicenza e l’Associazione Diakonia onlus, ente gestore dei servizi della Caritas Diocesana Vicentina.
Proprio la Prefettura ha ospitato oggi la presentazione dell’iniziativa, durante la quale è stato anche sottoscritto tra le parti un protocollo d’intesa finalizzato appunto a favorire l’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale tramite la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore metalmeccanico e degli altri settori manifatturieri che caratterizzano il tessuto produttivo locale.
«In tutte le rilevazioni periodiche che conduciamo – spiega Mariano Rigotto, presidente di Apindustria Confimi Vicenza – le imprese ci manifestano una fortissima difficoltà a reperire manodopera, non solo per profili qualificati ma sempre più spesso anche per mansioni generiche. E questo mentre permane il problema dell’accoglienza dei richiedenti asilo, che a nostro parere in questo contesto dovrebbe essere vista soprattutto come un’opportunità».
Un’opportunità che tuttavia per essere colta necessita di un percorso di preparazione com-plesso, per la messa al punto del quale è risultata fondamentale la sinergia tra gli enti firmatari del protocollo.
Il primo percorso vedrà 12 partecipanti, titolari di sette diverse forme di permesso di soggiorno, provenienti da Sierra Leone, Mali, Nigeria, ma anche dall’Ucraina, ed è finalizzato a trasmettere loro le nozioni di base sulle lavorazioni meccaniche e sull’assemblaggio per una durata complessiva di 76 ore (più 16 ore di formazione sulla sicurezza), al termine del quale è previsto anche uno stage professionalizzante in un gruppo di aziende del territorio.
Nei prossimi mesi verrà avviato anche il secondo percorso sulle tecniche di saldatura. In entrambi i casi alla formazione professionalizzante verrà affiancata una robusta formazione in ambito sicurezza e dei moduli di lingua per rafforzare la conoscenza dell’italiano.
Il tutto, come anticipato, grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Vicenza e di Banca delle Terre Venete.
«Si tratta certamente – sottolinea Michele Marchetto, Segretario Generale della CCIAA di Vicenza – di un progetto lodevole. I nostri dati ci dicono che continuano a mancare moltissimi lavoratori nel settore manifatturiero e dunque venga la possibilità creare nuove risorse di personale e allo stesso tempo offrire ai partecipanti una opportunità per integrarsi attraverso il lavoro. L’auspicio è proprio che una volta formati restino a vivere e lavorare nel nostro territorio».
Tale protocollo segue a quello sottoscritto lo scorso ottobre dalla Prefettura berica con ANCE Vicenza e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, nonché la Scuola Costruzioni “Andrea Palladio” di Vicenza, volto a favorire l’inserimento socio-lavorativo in edilizia dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri stranieri in condizione di vulnerabilità.
«Questa partnerships – osserva il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo – testimoniano l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato e costituiscono un significativo traguardo nel percorso di integrazione degli stranieri in questo ambito provinciale, rappresentando altresì un prezioso strumento per la formazione della nuova manodopera di cui necessita il tessuto economico locale. L’auspicio è di introdurre il più ampio numero di partecipanti al progetto formativo nel mondo del lavoro attraverso la stipulazione di contratti di lavoro con le singole imprese, in particolare quelle impegnate nell’esecuzione dei lavori nei cantieri dell’alta velocità e delle opere comunali ricadenti nei finanziamenti del PNRR».