I cittadini, portatori di interessi legittimi riconosciuti rilevanti,  possono proporre ricorso gerarchico al Prefetto avverso una serie di atti  non definitivi adottati da Questore della provincia, quali : 

  1. i provvedimenti di diniego o di revoca di porto di fucile per uso sportivo o per uso caccia 
  2. l'irrogazione del foglio di via obbligatorio ovvero il divieto di soggiorno in una o più località 
  3. l'irrogazione del "divieto di assistere ad avvenimenti sportivi" (più noto come D.A.SPO.). 

Chi può fare ricorso 

Chiunque abbia interesse ad annullare o riformare l'atto del Questore. 

Cosa fare 

Il ricorso deve essere proposto  nel termine di trenta giorni dalla data della notifica o della comunicazione in via amministrativa del provvedimento del Questore e da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza. 

Il ricorso può essere consegnato direttamente presso la Prefettura-U.T.G. che rilascia ricevuta dell'avvenuta presentazione ovvero inviato in Prefettura-U.T.G., mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento e, in tal caso, la data di spedizione vale quale data di presentazione. 

Il Prefetto può: 

  • dichiarare inammissibile il ricorso se riconosce che non poteva essere proposto 
  • assegnare al ricorrente un termine per la regolarizzazione, ove ravvisi una irregolarità sanabile 
  • dichiarare il ricorso improcedibile, ove il ricorrente non provveda alla regolarizzazione 
  • respingere il ricorso, se riconosce infondato il ricorso 
  • accogliere per motivi di legittimità o di merito ed annullare o riformare l'atto impugnato 

La decisione adottata viene notificata agli interessati. 

Documentazione richiesta 

  1. ricorso in bollo da € 16,00 
  2. eventuali atti o documenti a supporto dei motivi del ricorso 

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Riferimenti normativi 

  • T.U.L.P.S. 
  • D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199      

 

Ultimo aggiornamento
Venerdì 12 Gennaio 2024, ore 12:37