COMUNICAZIONE
(art. 87 D. Lgs. 159/2011 emendato dal D. Lgs. 218/2012)
La comunicazione antimafia consiste nell'attestazione della sussistenza o meno di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto per effetto delle misure di prevenzione ( art. 67 Decreto Legislativo n. 159/2011).
CHI PUO' FARE LA RICHIESTA
Ai sensi dell'art. 83 commi 1 e 2 D. Lgs. 159/2011 la comunicazione antimafia può essere richiesta alla Prefettura dalle pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici, anche costituiti in stazioni uniche appaltanti, gli enti e le aziende vigilati dallo Stato o da altro ente pubblico e le società o imprese comunque controllate dallo Stato o da altro ente pubblico nonché i concessionari di opere pubbliche e dai contraenti generali di cui all'art. 76 D. Lgs. 163/2006.
QUANDO FARE LA RICHIESTA
La COMUNICAZIONE antimafia è richiesta al Prefetto, prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e subcontratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti di seguito indicati:
- iscrizioni negli elenchi di appaltatori o di fornitori di opere, beni e servizi riguardanti la pubblica amministrazione, nei registri della camera di commercio per l'esercizio del commercio all'ingrosso e nei registri di commissionari astatori presso i mercati annonari all'ingrosso;
- altre iscrizioni o provvedimenti a contenuto autorizzatorio, concessorio, o abilitativo per lo svolgimento di attività imprenditoriali, comunque denominati;
- contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee, per lo svolgimento di attività imprenditoriali;
Tali importi si applicano solo agli appalti che gli enti aggiudicano per scopi relativi all'esercizio delle loro attività (art. 20 Direttiva 2004/17/CE)
La comunicazione antimafia deve essere acquisita per i soggetti di'impresa di cui all'articolo 85, commi 1) e 2)
DOVE FARE LA RICHIESTA
La domanda (vedi modello C disponibile su questa pagina internet) deve essere inviata alla Prefettura /Commissariato del Governo della provincia in cui i soggetti richiedenti hanno sede. Per i soggetti residenti o con sede all'estero la comunicazione antimafia viene rilasciata dal prefetto della provincia ove ha inizio l'esecuzione dei contratti pubblici nonché delle attività oggetto dei provvedimenti indicati nell' art. 67, comma 6.
Per effetto delle nuove disposizioni non sarà più possibile equiparare il certificato della C.C.I.A.A. munito della "dicitura antimafia" alla comunicazione antimafia.
L'art. 46 del Testo Unico n. 445 del 2000 ha reso sostituibili con dichiarazioni sottoscritte dall'interessato le comunicazioni antimafia.
Alla domanda (modello C - Comunicazioni) dovrà essere allegata:
- Copia integrale della visura camerale aggiornata con l'attuale compagine societaria contenente TUTTI i componenti che ricoprono cariche all'interno della società o dichiarazione sostitutiva del legale Rappresentante recante le medesime indicazioni;
- Generalità complete del direttore tecnico/direttori tecnici, (ove previsto).
Nel caso di Società consortili o di Consorzi la richiesta è integrata con:
La documentazione antimafia deve riportare sempre l'indicazione del direttore tecnico, ove previsto (art. 85, co. 2D. Lgs. 159/2011).
Le richieste dovranno essere inviate preferibilmente all'indirizzo P.E.C. o in alternativa via fax o per posta ordinaria .
DURATA
La comunicazione antimafia ha validità di sei mesi dalla data del rilascio e solo per il procedimento per il quale è stato richiesto ( art. 86 Lgs. 159/2011 emendato dal D. Lgs. 218/2012).
Dirigente: Dott.ssa Margherita Toth
Responsabile del procedimento/addetto:
Sig.ra Alessandra Baldessari - Dott.ssa Patrizia Festa
Orario di apertura al pubblico: da Lun a Ven dalle ore 10:00 alle ore 12:00
Telefono: 0471294404
Fax: 0471294666
Indirizzo di posta elettronica: antimafia.pref_bolzano@interno.it
P.E.C.: sicurezza.comgovbz@pec.interno.it
RIFERIMENTI NORMATIVI
- D. Lgs. 06/09/2011, n. 159;
- D. Lgs. 15/11/2012, n. 218