Il Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) è un organo dello Stato con personalità giuridica, il cui legale rappresentante è il Ministro dell'Interno, che è coadiuvato da un Consiglio di Amministrazione.

Il Fondo è amministrato dal Ministero dell'Interno per mezzo della Direzione Centrale per l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto e dalle Prefetture in sede periferica.

La Prefettura, quindi, cura tutti gli aspetti tecnico-amministrativo-finanziari connessi con la gestione dei beni del F.E.C. presenti in provincia.

Il patrimonio del Fondo Edifici di Culto è costituito da beni di varia natura, ma principalmente da edifici sacri.

Il compito del Fondo è di conservare le chiese aperte al culto pubblico, affidandole in uso all'autorità religiosa, e di assicurare il restauro e la conservazione degli edifici stessi e delle opere d'arte in essi custodite.

Tali edifici, circa 700, sono dislocati su tutto il territorio nazionale e tra essi figurano abbazie, basiliche monumentali e chiese più o meno famose, tutte comunque pregevoli testimonianze delle esperienze culturali e artistiche succedutesi nel corso dei secoli in Italia.

Il patrimonio proviene dagli ordini religiosi disciolti dalla apposita legislazione di fine '800 (leggi c.d. "eversive").

 

Proprietà nella Provincia di  Ascoli Piceno gestite dal F.E.C.

 

CHIESA della S.S. ANNUNZIATA:

LA CHIESA della S.S.ANNUNZIATA si inserisce in un vasto complesso edificato in epoca medioevale sui resti di antiche costruzioni romane,

quando fungeva da ospedale ed appartenuto ai Minori Osservanti dal 1482 fino alla soppressione degli ordini religiosi all'indomani dell'Unità(1866).
Un portico a otto arcate precede la rinascimentale Chiesa dell'Annunziata.
Nel rosone si legge ancora la scritta "149 IL MAISTRO MARTI-FECI-QUESTO".
Al di sopra del rosone è possibile ammirare nove piccole scodelle di maiolica, ben disposte a formare una croce latina.
All'interno della chiesa è ben conservato il coro con tarsie del XVI secolo.
Sul soffitto spiccano i dipinti di Tommaso Nardini.
Da questa Chiesa nell'800 furono trafugati tre dipinti del Crivelli,finiti in vari musei: "L'Annunciazione" alla National Gallery di Londra,

"Il Beato Giacomo della Marca" al Louvre di Parigi e il polittico "La Vergine e i Santi", di cui si sconosce l'attuale collocazione.

 

RIPATRANSONE - CHIESA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE detta comunemente di San FILIPPO:

Ubicata tra Via Consorti e Via Margherita, fatta edificare dai Padri della Congregazione dell'Oratorio negli anni 1680-1722 su progetto dell'architetto romano Francesco Massari, allievo e collaboratore del Borromini; alla morte del progettista nel 1705, i lavori furono affidati al ripano Luzio Bonomi.
L'esterno è stato consolidato e restaurato nell'anno 2000.
L'interno, il più bello della città, restaurato negli anni 1972/74 è ad una navata con tre cappelle per lato, transetto ben pronunciato , agile cupola nella crociera, abside retta, la volta a botte lunettata, fu completata nel 1706; la decorazione a stucco iniziò nel 1721 ad opera del milanese M.Tobia, che realizzò il cornicione dell'abside e della cupola; l'anno seguente il laico filippino Lorenzo Vibi di Perugia, eseguì gratuitamente gli stucchi delle cappelle, dei cornicioni, dei capitelli.
Il maestro Costantini di Offida restaurò gli stucchi della cupola ed il simbolo filippino ripetuto nei quattro pennacchi.
Dal 1955 alle pareti sono le 14 stazioni della Via Crucis, bassorilievi in scagliola, opere e dono di Uno Gera. Al di sopra degli archi delle cappelle sono sei tele raffiguranti(da destra): Santo della Compagnia di GESU' (San Francesco Saverio), San Sebastiano (copia dell'omonima opera di Guido Reni), San Gregorio Magno (opera di Lorenzo Foschi, datata 1634); a sinistra (dalla prima cappella):Santo della Compagnia di GESU' (S.Ignazio), San Carlo Borromeo, Sant'Andrea Apostolo (opera di Lorenzo Foschi e Silverio Carena o Catena,datata 1634).

Dirigente
Dott. Costantino Francesco SENESI

Ultimo aggiornamento
Martedì 17 Settembre 2024, ore 13:09