Il Prefetto coordina la fase operativa degli interventi da attuarsi a protezione della popolazione e dei beni, nei casi di emergenza esterna, per eventi che potrebbero verificarsi presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi, del Decreto Legislativo 26 giugno 2015, n.105 (ex D.Lgs. 334 /1999) - attuazione della direttiva 201218UE (c.d. Seveso III relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) e del successivo Decreto del 29 settembre 2016, n.200 (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) - provvedendo a fare eseguire ed adottare le misure necessarie a fronteggiare le emergenze.
La Prefettura, d'intesa con le Regioni e con gli Enti locali interessati, sentito il CTR (Comitato Tecnico Regionale ) e previa consultazione della popolazione (decreto2992016.nr.200 - regolamento recante la disciplina per la consultazione della popolazione ) e, in base alle linee guida previste dal comma 7 dell'art.21 del d.lgs. 1052015, predispone il piano di emergenza esterna allo stabilimento e ne coordina l'attuazione, per le industrie a rischio di incidente rilevante presenti sul territorio della Provincia.
Il suddetto piano deve indicare le misure dirette a circoscrivere e/o mitigare gli effetti dannosi all'integrità dell'ambiente e alla salute delle persone, derivanti da eventuali incidenti occorsi all'interno degli stabilimenti a rischio d'incidente rilevante, nonché deve contenere utili informazioni sul rischio industriale per una corretta divulgazione alla popolazione.
A tale scopo, il "Regolamento recante la disciplina per la consultazione della popolazione sui piani di emergenza esterna", recepito con Decreto del Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica 29 settembre 2016, n. 200, garantisce la partecipazione alla formazione del piano di emergenza, nonché ai suoi aggiornamenti, delle persone fisiche e giuridiche, singole e associate, nonché degli enti, delle organizzazioni o dei gruppi che siano o possano essere interessati dalle azioni derivanti dal Piano di emergenza esterna.
La partecipazione della popolazione si realizza, in particolare, in una fase preliminare informativa, rivolta al più ampio bacino di utenti rappresentativi della comunità insediata sul territorio in cui è presente l'industria, ed in una successiva fase di vera e propria consultazione della popolazione in sede di assemblea pubblica.
Tali attività sono necessarie e propedeutiche alla definitiva adozione del piano da parte del Prefetto e devono essere realizzate d'intesa con gli Enti locali interessati.