Area I: Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale

Dott.ssa Maria Antonietta CAVA
VICEPREFETTO

Approvazione delle divise e dei distintivi

Approvazione delle divise e/o dei distintivi che devono essere indossati dalle guardie particolari giurate

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza (o altro datore di lavoro) intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvati dal Prefetto.

Chi può fare la richiesta

Il titolare della licenza ex art.134 per l'Istituto di Vigilanza autorizzato.

Cosa fare

La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è ubicata la sede dell'Istituto di Vigilanza privata.

Indirizzo P.E.C.:

polamministrativa.prefav@pec.interno.it

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 4)
  2. 4 fascicoli uguali contenenti le foto a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, i campioni dei tessuti con i quali i singoli elementi costitutivi delle uniformi, copricapi compresi, verranno realizzati.

Riferimenti normativi

  • R.D. 06.05.1940, n. 635, artt. 230 e 254 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Cambio della sede operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto  deve essere approvato dal Prefetto.

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto

Documentazione richiesta

  1. domanda, in bollo da   16,00   (scarica il modello 5)
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A.
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede

Se il richiedente è una società, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:

    4.  copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società  

 Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 06.05.1940, n.635 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Modifica dei Comuni di competenza

L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.
Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 7)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione

Riferimenti normativi

R.D. 06.05.1940, n.635, art. 257 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Modifica dell'organico

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.

Chi può fare la richiesta

Il titolare della licenza ex art.134 per l'Istituto di vigilanza autorizzato.

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione ( aumento o diminuzione) che si intende apportare al livello dimensionale dell'Istituto.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto

Indirizzo P.E.C.:

polamministrativa.prefav@pec.interno.it

(nell'Oggetto della P.E.C. indicare "Istituto Vigilanza")

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da  € 16,00 (vedi il modello 6)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare il livello dimensionale dell'Istituto

  In allegato: Modello modifiche organico istituto

Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza

Chi può fare la richiesta

Il titolare della licenza ex art.134 per l'Istituto di vigilanza autorizzato.

Indirizzo P.E.C.:

polamministrativa.prefav@pec.interno.it

(nell'Oggetto della P.E.C. indicare "Istituto Vigilanza")

Requisiti

La licenza è rilasciata dal Prefetto su istanza dell'interessato, previa verifica della sussistenza di determinati presupposti e requisiti, espressamente previsti e disciplinati dagli artt. 11, 134, 136 e 138 T.U.L.P.S. e dagli artt. 256-bis e 257 ss. del Regolamento di Esecuzione del T.U.L.P.S. come modificato dal D.P.R. 153 del 4 agosto 2008; ulteriori indicazioni sono contenute nel Decreto ministeriale di attuazione nr. 269 del 1° dicembre 2010 emendato con il d.m. 56/2015.

Istanza

Domanda in bollo da € 16,00 per attività di vigilanza privata e/o altre attività di sicurezza complementare (art. 256 bis del nuovo regolamento del T.U.L.P.S., comma 2). La domanda deve contenere le seguenti indicazioni:

  1. Soggetto che chiede la licenza
  2. Eventuale institore o direttore tecnico
  3. Altri soggetti che avranno poteri di direzione, amministrazione o gestione
  4. Composizione organizzativa
  5. Assetto proprietario dell'istituto
  6. Indicazione degli eventuali rapporti di controllo della proprietà, attivi o passivi
  7. Eventuali partecipazioni in altri istituti
  8. Sede legale
  9. Sede operativa
  10. Eventuali sedi secondarie
  11. Ubicazione della, o delle, Centrali Operative.
  12. Contatti telefonici e mail del richiedente

Alla domanda va allegato, quale parte integrante, il Progetto Tecnico Organizzativo redatto secondo le indicazioni dell'allegato C del d.m. 269/2010; in particolare, i servizi che si intendono espletare, identificati secondo quanto indicato nell'allegato D del d.m. 269 sezione terza, punto 3.A, raggruppati per classi funzionali, e l'indicazione dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare, nonché il livello dimensionale e l'ambito territoriale, come indicato dal citato DM. 269/2010, articolo 2, comma 2.

Nella domanda bisogna dichiarare il tempo occorrente per attivare l'istituto di vigilanza (non superiore a sei mesi) e impegnarsi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni della composizione societaria e l'insorgenza di eventuali situazioni debitorie della società nell'interesse della quale si chiede di essere autorizzati a gestire l'istituto di vigilanza.

Allegare:

  1. Copia della Carta di identità e Curriculum del soggetto che chiede la licenza;
  2. Documentazione comprovante la capacità tecnica personale/professionale del soggetto che chiede la licenza secondo quanto previsto dall'allegato B del decreto tenendo presente che non sono ammesse deroghe;
  3. Documentazione comprovante la capacità tecnica personale/professionale degli altri soggetti eventualmente indicati in qualità di institore o direttore tecnico sempre secondo quanto previsto dall'allegato B del decreto;
  4. Documentazione comprovante la disponibilità dei mezzi finanziari indicati nel Progetto Tecnico Organizzativo, (capitali disponibili, referenze bancarie), logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
  5. Progetto di regolamento tecnico dei servizi che si intendono espletare redatto secondo le indicazioni dell'allegato D del decreto e coerente con i servizi richiesti;
  6. Se si chiede di esercitare in nome e per conto di una società di nuova costituzione e non attiva, allegare: copia dell'atto costitutivo e dello Statuto e visura camerale allegando le copie dei documenti di identità di tutti i soggetti componenti la compagine societaria nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;
  7. Il richiedente la licenza deve essere in possesso dei poteri di rappresentanza legale e dei poteri di gestione ordinaria e straordinaria riguardanti la gestione dell'attività da autorizzare ex articolo 134 TULPS. Se si chiede di esercitare in nome e per conto di una società già attiva allegare: copia dell'atto costitutivo e dello Statuto, la visura camerale corredata come sopra indicato, un D.U.R.C. in corso di validità, certificato di Regolarità fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate e certificato dell'Anagrafe della sanzioni amministrative dipendenti da reato rilasciato dalla competente Procura della Repubblica. Il richiedente la licenza deve essere in possesso dei poteri di rappresentanza legale e dei poteri di gestione ordinaria e straordinaria riguardanti la gestione dell'attività da autorizzare ex articolo 134 T.U.L.P.S.;
  8. Elementi descrittivi sulla sede dell'istituto nonché copia del contratto di affitto (o del titolo di possesso: autocertificazione sulla proprietà/comodato d'uso o altro) copia della planimetria e documentazione tecnica della Centrale Operativa, rilasciata da un professionista/azienda specializzati nel settore, redatta secondo quanto previsto dall'allegato E del decreto 269/2010 e ss.mm.ii.
  9. Elementi descrittivi, come sopra elencati, delle eventuali sedi secondarie.
  10. Contatti telefonici e mail del richiedente.

Al termine dell'istruttoria, qualora nulla osti al rilascio della licenza, dovrà essere prodotta la documentazione comprovante:

1) il versamento della cauzione, il cui ammontare sarà indicato dall'ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall'allegato F del d.m. 269/2010 e ss.mm.ii.

2) la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall'allegato F1 del decreto e i cui massimali saranno indicati dall'ufficio.

La licenza ha validità triennale ed è revocata qualora nel termine massimo di 6 mesi dal suo rilascio non venga prodotta la certificazione o le certificazioni di cui al d.m. 115/2014 ovvero non sia stata comunicata l'attivazione degli adempimenti relativi all'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente.

Istituti di vigilanza, rinnovo della licenza

Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità, dispone il rinnovo della licenza.

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto, il titolare della licenza deve presentare, almeno 60 giorni prima della scadenza, una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.

Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità, dispone automaticamente il rinnovo triennale della licenza.

Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza.

Chi può fare la richiesta

Il titolare della licenza ex art.134 per l'Istituto di vigilanza autorizzato, almeno 60 giorni prima della scadenza.

Cosa fare

La dichiarazione di responsabilità, in carta semplice, deve essere presentata o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata

Indirizzo P.E.C.:

polamministrativa.prefav@pec.interno.it

(nell'Oggetto della P.E.C. indicare "Istituto Vigilanza")

Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività;
  2. D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva);
  3. Certificazione liberatoria rilasciata dall'ente bilaterale o dichiarazione sostitutiva, sottoscritta dal titolare, sulla integrale applicazione del C.C.N.L. e della contrattazione integrativa;
  4. pagamento annuale della polizza fideiussoria;
  5. relazione annuale dell'attività svolta.

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931, n. 773, artt. 133, 134, 136, 137, 138 del T.U.L.P.S.
  • R.D. 06.05.1940, n. 635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
  • D.P.R. 04.08.2008, n. 153.
  • d.m. 01.12.2010, n.269
  • d.m. 25.02.2015, n.56
Ultimo aggiornamento
Venerdì 28 Giugno 2024, ore 15:25
Allegati
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