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Ultimo aggiornamento
Giovedì 26 Settembre 2024, ore 16:51
Tutela degli esercenti le professioni sanitarie.

Il Commissario del Governo per la provincia di Bolzano, Prefetto Vito Cusumano, ha presieduto stamani a Palazzo Ducale una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per un esame congiunto sullo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa per la prevenzione e il contrasto degli atti di violenza e delle aggressioni contro gli esercenti le professioni sanitarie in Alto Adige.

Sull’argomento, sono intervenuti – oltre ai vertici territoriali delle Forze di Polizia e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano - l’Assessore provinciale alla Sanità, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, il Direttore del Dipartimento provinciale prevenzione sanitaria e salute e il Direttore del Dipartimento provinciale per la prevenzione della violenza.

Si tratta di una tematica presente anche in Alto Adige che – come risulta dalle recenti statistiche – si è manifestato in alcuni plessi ospedalieri, in determinate fasce orarie e in varie forme comportamentali: diverbi, insulti e, financo, in aggressioni fisiche.


Nello specifico, presso l’Ospedale San Maurizio di questo Capoluogo, dal 1° gennaio 2024 al 16 settembre 2024 si sono verificati in totale 45 episodi di violenza e aggressioni, così suddivisi:
12 aggressioni verbali e fisiche;
2 aggressioni fisiche;
31 aggressioni verbali
In 36 di questi episodi è stato direttamente il paziente ad aggredire l'esercente la professione sanitaria; in 7 casi un parente di un paziente; un episodio ha riguardato il comportamento di un caregiver.

Nel dettaglio, 19 aggressioni sono avvenute presso il Pronto Soccorso e l’annesso ambulatorio cure primarie; 18 episodi sono avvenuti nei vari reparti ospedalieri: Psichiatria (5 episodi), Malattie infettive (3 episodi), 1 caso nei reparti di Chirurgia, Medicina Poliambulatorio Urologia Ambulatorio Ortopedico Riabilitazione e Neurochirurgia, nonché 2 in quelli di Oculistica e Reparto di Ortopedia.
Le restanti 8 aggressioni sono avvenute al di fuori dall'ospedale, nelle strutture periferiche, quali il Centro di Salute Mentale di Bolzano, ove si sono verificate 5 aggressioni; altre 2 al CRP Gelmini di Salorno e un caso al CRP di Gries.
In 28 casi dei 45 totali, le aggressioni si sono rivolte verso un infermiere, 5 aggressioni sono state registrate in danno di un medico, 5 casi riguardano assistenti sociali, 3 casi hanno coinvolto operatori socio-sanitari.
5 casi hanno riguardato nell’insieme assistenti di segreteria, ausiliari specializzati, operatori tecnici e addetti all'assistenza psichiatrica.
In 16 casi è stato necessario l'intervento delle Forze dell'Ordine.
Inoltre, dal 15 aprile 2024 sono state redatte e trasmesse alla competente Autorità giudiziaria complessive 39 Comunicazioni di notizia di reato, per fattispecie di vario genere.
Alcune situazioni di criticità hanno riguardato anche altri comprensori sanitari, dove, parimenti, sono intervenute prontamente le pattuglie delle Forze dell’Ordine.

In proposito, i vertici dell’ASDAA hanno confermato l’avvenuta organizzazione dei percorsi di formazione dei rispettivi dipendenti e del personale appartenente alle organizzazioni di volontariato coinvolti a vario titolo nell’assistenza sanitaria, per la migliore gestione delle situazioni di criticità, nonché la predisposizione di idonee misure di difesa passiva.
E’ stata assicurata l’implementazione del servizio di vigilanza a cura di guardie particolari giurate, prevedendo una estensione delle fasce orarie di impiego, un congruo incremento della relativa dotazione organica e uno specifico addestramento operativo calibrato sulle dinamiche in ambito sanitario.
Inoltre, in seno ai gruppi di lavoro già attivi in quel contesto aziendale, sarà attentamente esaminata la possibilità di installare impianti di videosorveglianza presso le aree comuni maggiormente critiche, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Il piano di azione complessivo, preordinato alla tutela del personale sanitario e al regolare svolgimento dei servizi di rilevante interesse pubblico, contempla infine l’assiduo impegno profuso da tutte le Forze di Polizia territoriali, ivi compresi i Corpi di Polizia Municipale, che continueranno ad effettuare mirate attività di controllo nelle adiacenze dei plessi ospedalieri.

Inoltre, analogamente a quanto già in essere presso gli ospedali di Bolzano e di Merano, è in corso di valutazione l’istituzione di un ulteriore posto di polizia anche a Bressanone.

La tematica continuerà, come in passato, ad essere periodicamente monitorata in sede di coordinamento delle Forze di Polizia e di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso il Commissariato del Governo.

Bolzano, 26.9.2024
 

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