Modifica dell’organico

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.

 

Chi può fare la richiesta

Il legale rappresentante dell'Istituto di vigilanza autorizzato.

 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione ( aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00  (vedi il modello 6)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico

NOTA: In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ai fini del bollo.

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 06.05.1940, n.635, art. 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Rilascio licenza che abilita all’esercizio dell’attività di vigilanza

Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di custodia di proprietà mobiliari o immobiliari per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S.
Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di Vigilanza Privata

Adempimenti richiesti e modulistica di accesso ai servizi
Requisiti richiesti:
- cittadinanza italiana ovvero di paese appartenente all'Unione Europea;
- capacità ad obbligarsi;
- capacità tecnica per i servizi che si intende esercitare;
- buona condotta;
- non aver riportato condanne per delitto non colposo;
- non essere sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;
- non aver riportato condanne per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o estorsione, o per violenza o resistenza all'Autorità;
- mancanza di provvedimenti interdittivi previsti dalla normativa antimafia.
Modulistica: domanda in bollo indirizzata al Prefetto con la quale si chiede il rilascio della licenza.
La domanda deve contenere:
- l'indicazione, oltre al richiedente (in caso di società deve essere il rappresentante legale), dell'institore o del direttore tecnico preposto all'istituto o alle eventuali articolazioni secondarie, nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;
- la composizione organizzativa e l'assetto proprietario dell'istituto, con l'indicazione, se esistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti;
- l'indicazione degli ambiti territoriali, anche in province o regioni diverse, in cui l'istituto intende svolgere la propria attività;
- l'indicazione della sede di stabilimento dell'istituto (cioè la sede operativa che può essere anche non coincidente con la sede legale), nonchè le ulteriori sedi operative secondarie e quella della centrale operativa, qualora esistenti;
- la tabella dei servizi per i quali si chiede l'autorizzazione con le relative tariffe;
- l'indicazione del personale, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare.
Per quanto riguarda il requisito della capacità tecnica occorre presentare:
un curriculum corredato della documentazione attestante:
- il possesso delle capacità professionali occorrenti (precedenti esperienze nel settore o in servizi analoghi, anche nelle strutture di sicurezza pubblica) del richiedente e delle persone preposte alle unità operative dell'istituto;
- il titolo di studio e ogni altra documentazione attestante capacità ed esperienze gestionali patrimoniali e/o commerciali;
- la solvibilità, l'assenza di procedure fallimentari e la disponibilità dei mezzi finanziari (per far fronte alle obbligazioni assicurative, contributive, previdenziali e contrattuali per il personale e agli altri oneri organizzativi, di dotazione e di funzionamento dei mezzi e degli apparati);
- la disponibilità dei mezzi logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
- un progetto organizzativo e tecnico-operativo, con l'indicazione del tempo, non superiore a sei mesi, per la sua attivazione;
- un progetto di regolamento tecnico dei servizi che si intendono svolgere, dal quale risulti, sulla base dei mezzi e del personale da impiegare, l'adeguatezza alla tipologia degli stessi, all'ambito territoriale richiesto nonché la garanzia della direzione, dell'indirizzo unitario e del controllo dell'attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare, o degli addetti alla direzione dell'istituto.
In caso di istanza in nome e per conto di società, la domanda deve essere prodotta unicamente dal rappresentante legale della società e deve essere altresì corredata della seguente documentazione, in aggiunta a quella sopraindicata:
- certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla C.C.I.A.A.;
- copia dell'atto costitutivo con l'allegato statuto;
- copia del verbale di assemblea dei soci concernente la nomina del rappresentante legale richiedente la licenza;
- estratto libro soci.
La domanda può essere inviata a mezzo servizio postale mediante raccomandata con avviso di ricevimento ovvero può essere presentata presso l'Ufficio posta di questa Prefettura (sulla copia della domanda prodotta a cura dell'interessato verrà apposto il timbro di entrata quale ricevuta).
In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente è sottoposto al versamento di un deposito cauzionale (il cui importo viene fissato di volta in volta in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere) e alla regolarizzazione, ai fini del bollo, della licenza rilasciata.
In caso di richiesta di licenza da parte dei titolari di istituti di vigilanza già stabiliti in altro Stato membro dell'Unione Europea occorre presentare:
- copia della licenza;
- documentazione concernente la disponibilità della struttura organizzativa, dei mezzi e delle attrezzature già in possesso nello Stato di origine;
- attestazione di regolarità di assolvimento degli obblighi e degli oneri, anche economici, assolti nello Stato di origine;
- documentazione concernente la cauzione già prestata nello Stato di origine;
- attestazione della capacità tecnica rilasciata dallo Stato di origine.
Modalità e tempi di erogazione
180 giorni (compatibilmente alla conclusione dell'istruttoria con altri Uffici)


Riferimenti normativi

  • artt. 8,9,10,11,13,134,134bis e ss. del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18/06/1931 n.773 così come modificato con L. 6/6/2008 n. 101
  • artt. 257 e ss. del regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 6/5/1940 n.635 così come modificato dal D.P.R. 4/08/2008 n. 153
Rinnovo della licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto,  il titolare della licenza deve presentare -almeno 30 giorni prima della scadenza - una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.
Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità,  dispone automaticamente il rinnovo annuale della licenza.
Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza.

 

Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza.

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.

 

Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività in bollo da € 16,00 (vedi il modello 2)

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133,134,136,137,138 del T.U.L.P.S.
  • R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Approvazione della tabella delle operazioni, con le relative tariffe

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, deve essere approvata dal Prefetto.

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto.

 

Cosa fare

La domanda diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle e delle tariffe deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di Vigilanza.

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 3)
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni.

 

Riferimenti normativi:

  • R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133, 134,136,137,138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza)
  • R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Cambio della sede legale e/o operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto deve essere approvato dal Prefetto.

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

 

Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto

 

Documentazione richiesta

  1. domanda , in bollo da € 16,00 (scarica il modello 5)
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A., ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (scarica il modello di autocertificazione 5)
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede

Se il richiedente è una società , dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società

NOTA: i n caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza)
  • R.D. 06.05.1940, n.635 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza.

 

Cosa fare

La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00  (vedi il modello 4)
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in triplice copia

NOTA : in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna  di marche da bollo

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 230 e 254 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Modifica dei Comuni di competenza

L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

 

Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato

 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.


Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 7)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 06.05.1940, n.635, art. 257 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.)
Ultimo aggiornamento
Lunedì 11 Marzo 2024, ore 12:11