Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di custodia di proprietà mobiliari o immobiliari per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S.
Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di Vigilanza Privata
Adempimenti richiesti e modulistica di accesso ai servizi
Requisiti richiesti:
- cittadinanza italiana ovvero di paese appartenente all'Unione Europea;
- capacità ad obbligarsi;
- capacità tecnica per i servizi che si intende esercitare;
- buona condotta;
- non aver riportato condanne per delitto non colposo;
- non essere sottoposto all'ammonizione o a misura di sicurezza personale o non essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;
- non aver riportato condanne per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico ovvero per delitti contro le persone commessi con violenza o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o estorsione, o per violenza o resistenza all'Autorità;
- mancanza di provvedimenti interdittivi previsti dalla normativa antimafia.
Modulistica: domanda in bollo indirizzata al Prefetto con la quale si chiede il rilascio della licenza.
La domanda deve contenere:
- l'indicazione, oltre al richiedente (in caso di società deve essere il rappresentante legale), dell'institore o del direttore tecnico preposto all'istituto o alle eventuali articolazioni secondarie, nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;
- la composizione organizzativa e l'assetto proprietario dell'istituto, con l'indicazione, se esistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti;
- l'indicazione degli ambiti territoriali, anche in province o regioni diverse, in cui l'istituto intende svolgere la propria attività;
- l'indicazione della sede di stabilimento dell'istituto (cioè la sede operativa che può essere anche non coincidente con la sede legale), nonchè le ulteriori sedi operative secondarie e quella della centrale operativa, qualora esistenti;
- la tabella dei servizi per i quali si chiede l'autorizzazione con le relative tariffe;
- l'indicazione del personale, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare.
Per quanto riguarda il requisito della capacità tecnica occorre presentare:
un curriculum corredato della documentazione attestante:
- il possesso delle capacità professionali occorrenti (precedenti esperienze nel settore o in servizi analoghi, anche nelle strutture di sicurezza pubblica) del richiedente e delle persone preposte alle unità operative dell'istituto;
- il titolo di studio e ogni altra documentazione attestante capacità ed esperienze gestionali patrimoniali e/o commerciali;
- la solvibilità, l'assenza di procedure fallimentari e la disponibilità dei mezzi finanziari (per far fronte alle obbligazioni assicurative, contributive, previdenziali e contrattuali per il personale e agli altri oneri organizzativi, di dotazione e di funzionamento dei mezzi e degli apparati);
- la disponibilità dei mezzi logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
- un progetto organizzativo e tecnico-operativo, con l'indicazione del tempo, non superiore a sei mesi, per la sua attivazione;
- un progetto di regolamento tecnico dei servizi che si intendono svolgere, dal quale risulti, sulla base dei mezzi e del personale da impiegare, l'adeguatezza alla tipologia degli stessi, all'ambito territoriale richiesto nonché la garanzia della direzione, dell'indirizzo unitario e del controllo dell'attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare, o degli addetti alla direzione dell'istituto.
In caso di istanza in nome e per conto di società, la domanda deve essere prodotta unicamente dal rappresentante legale della società e deve essere altresì corredata della seguente documentazione, in aggiunta a quella sopraindicata:
- certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla C.C.I.A.A.;
- copia dell'atto costitutivo con l'allegato statuto;
- copia del verbale di assemblea dei soci concernente la nomina del rappresentante legale richiedente la licenza;
- estratto libro soci.
La domanda può essere inviata a mezzo servizio postale mediante raccomandata con avviso di ricevimento ovvero può essere presentata presso l'Ufficio posta di questa Prefettura (sulla copia della domanda prodotta a cura dell'interessato verrà apposto il timbro di entrata quale ricevuta).
In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente è sottoposto al versamento di un deposito cauzionale (il cui importo viene fissato di volta in volta in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere) e alla regolarizzazione, ai fini del bollo, della licenza rilasciata.
In caso di richiesta di licenza da parte dei titolari di istituti di vigilanza già stabiliti in altro Stato membro dell'Unione Europea occorre presentare:
- copia della licenza;
- documentazione concernente la disponibilità della struttura organizzativa, dei mezzi e delle attrezzature già in possesso nello Stato di origine;
- attestazione di regolarità di assolvimento degli obblighi e degli oneri, anche economici, assolti nello Stato di origine;
- documentazione concernente la cauzione già prestata nello Stato di origine;
- attestazione della capacità tecnica rilasciata dallo Stato di origine.
Modalità e tempi di erogazione
180 giorni (compatibilmente alla conclusione dell'istruttoria con altri Uffici)
Riferimenti normativi
- artt. 8,9,10,11,13,134,134bis e ss. del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 18/06/1931 n.773 così come modificato con L. 6/6/2008 n. 101
- artt. 257 e ss. del regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. approvato con R.D. 6/5/1940 n.635 così come modificato dal D.P.R. 4/08/2008 n. 153