Ufficio Competente:
Staff Area I - Ordine e Sicurezza Pubblica e tutela della legalità territoriale 
Piazza Palazzo n. 2

Dirigente reggente dell'Area: Dott.ssa Marina Notarrigo (Viceprefetto Aggiunto)

Responsabile dell' istruttoria
Sig. Giuseppe Navoni (Funzionario Amministrativo)

Telefono: 070/6006.340
 
Indirizzi di posta elettronica: protocollo.prefca@pec.interno.it

Orario di apertura al pubblico

da lunedi a venerdi - dalle 9,00 alle 11,30 ( previo appuntamento)
 

Di cosa si tratta

Questa licenza, rilasciata dal Prefetto, è necessaria se un'azienda intende fornire servizi di vigilanza e custodia di proprietà mobiliari e immobiliari appartenenti a persone e ad enti (privati e pubblici).

La materia è regolata dal R.D 18 giugno 1931, n. 773 T.U.L.P.S. (articoli dal 134 al 141), dal suo regolamento di esecuzione R.D. 6 maggio 1940, n. 635 (articoli dal 257 al 260).

Il decreto del Ministro dell'Interno n. 269 del 1° dicembre 2010 (c.d. decreto Maroni), ha introdotto importantissime novità riguardo ai requisiti di qualità che gli istituti di vigilanza, devono possedere  e ai servizi da essi erogati.

Il decreto definisce anche le caratteristiche del "progetto organizzativo" (in altre parole il piano aziendale), che l'impresa, interessata a fornire servizi di vigilanza privata, deve proporre per ottenere la licenza e, successivamente al suo ottenimento, attuare.

Lo schema  del progetto organizzativo e tecnico-operativo è riportato nell'allegato C al d.m. 269/2010; lo stesso progetto deve contenere la descrizione dei requisiti minimi di qualità previsti  nell'allegato A al d.m. 269/2010.

In ogni caso la licenza è personale, non può in alcun modo essere trasmessa, né dar luogo a rapporti di rappresentanza; ciò significa che il rilascio deve essere richiesto da una persona fisica (il titolare della licenza), il quale deve possedere i requisiti professionali indicati nell'allegato B al d.m. 269/2010.

Gli stessi requisiti professionali devono essere posseduti dall'eventuale institore e direttore tecnico.

Attenzione

Il portierato si sostanza in una attività di mero controllo passivo, espletata da personale diverso dalle guardie particolari giurate. E, dunque, un'attività diversa dai compiti della vigilanza privata attiva, che possono comportare l'uso delle armi, la prevenzione e l'immediata repressione dei reati in concorso con le forze dell'ordine e che, per questo, ricadono nel regime di controllo e di autorizzazione previsto dagli artt.133 e seguenti del T.U.L.P.S., ritenendo tali compiti come assimilabili a quelli svolti dagli appartenenti alla forze di polizia.
L'attività di portierato si caratterizza invece per essere destinata a garantire l'ordinata utilizzazione dell'immobile da parte dei fruitori senza che vengano in alcun modo in rilevo (se non in via del tutto mediata ed  indiretta) finalità di prevenzione e sicurezza.

Chi la può richiedere

l rilascio della licenza può essere richiesto da una persona fisica, in nome e per conto di un'azienda iscritta, o prossima all'iscrizione, nel registro delle imprese commerciali.

In ogni caso, al momento del rilascio dell'autorizzazione, l'imprese deve essere regolarmente costituita e registrata.

 
Chi rilascia la licenza

La licenza è rilasciata dal Prefetto competente per la provincia o comprensorio territoriale in cui l'azienda interessata ha stabilito la sua sede principale, ovvero il centro di gestione dei suoi affari.


Come fare

L'impresa interessata deve presentare una richiesta (istanza) al Prefetto, utilizzando il Modello IPV-01, il modello è stato pensato per aiutare nella predisposizione del progetto organizzativo e tecnico-operativo.

Il modello deve essere inviato:

  1. in bollo (da 16 euro)
  2. regolarmente compilato
  3. sottoscritto dalla persona che richiede il rilascio della licenza

Documentazione da presentare

Per il titolare della licenza, per altri soggetti muniti della legale rappresentanza, per ciascuno dei componenti il consiglio di amministrazione o soci accomandatari, estintori e direttori tecnici

  1. fotocopia del documento di identità e del codice fiscale
  2. autocertificazione

Per l'impresa

  1. visura della camera di commercio aggiornata (anche autocertificata)
  2. referenze bancarie
  3. autocertificazione della capacità economico-finanziaria

Per il progetto organizzativo e tecnico-operativo

  1. planimetrie della sede operativa (in formato jpeg e dwg/dwf)
  2. planimetrie della centrale operativa
  3. documentazione tecnica degli apparati installati
  4. autorizzazione all'uso di sistemi di radio-telecomunicazione (se disponibile)
  5. certificazione di qualità (se disponibile)

Altra documentazione indicata nel Modello IVP/01


Modulistica

Vedi allegati.
 

Il Modello IVP/01 e i documenti devono essere  inviati, unicamente, per P.E.C. (posta elettronica certificata) all'indirizzo dell'Ufficio - protocollo.prefca@pec.interno.it:

  • i documenti di testo in formato .pdf
  • gli elaborati grafici, come le planimetrie,in formato .jpg o dwg/dwf
Ultimo aggiornamento
Giovedì 26 Settembre 2024, ore 12:43
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