Può presentare la domanda di indennizzo:
- l'interessato che non si trovi in alcune delle condizioni di cui all'art 12 della L. 7 luglio 2016, n. 122;
- gli aventi diritto in caso di morte.
Nei confronti delle vittime di reati intenzionali violenti è riconosciuto un indennizzo da parte dello Stato (art. 11 L. 7 luglio 2016, n. 122).
Il Prefetto, verificata la sussistenza dei presupposti e dei requisiti per la liquidazione dell'indennizzo, esprime un parere per l'accesso al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti e trasmette tutta la documentazione al Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, a cui spetta il riconoscimento del beneficio.
Può presentare la domanda di indennizzo:
La domanda di accesso al Fondo è presentata direttamente o tramite posta elettronica certificata all'indirizzo protocollo.prefcz@pec.interno.it ovvero inviata a mezzo plico raccomandato con avviso di ricevimento al Prefetto della provincia nella quale il richiedente ha residenza o in cui ha sede l'autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza (art. 9 D.P.R. 19 febbraio 2014,. n. 60).
La domanda, presentata dall'interessato o dagli aventi diritto personalmente o a mezzo di procuratore speciale, deve essere corredata dai seguenti documenti (art. 13 Legge 7 luglio 2016, n. 122):
La domanda deve essere presentata nel termine di centoventi giorni dalla decisione che ha definito il giudizio per essere ignoto l'autore del reato o dall'ultimo atto dell'azione esecutiva infruttuosamente esperita ovvero dalla data del passaggio in giudicato della sentenza penale.
La vittima o, in caso di morte, gli aventi diritto che, in conseguenza dei reati commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, vengano a trovarsi in stato di bisogno possono chiedere una provvisionale, da imputare alla liquidazione definitiva dell'indennizzo, quando è stata pronunciata sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, anche non irrevocabile, o emesso decreto penale di condanna, anche non esecutivo. È comunque escluso il soggetto che abbia commesso o concorso alla commissione del reato.
L'istanza è presentata al Prefetto della provincia di residenza o nella quale è stato commesso il reato e deve essere corredata, a pena di inammissibilità, dei seguenti documenti:
La provvisionale può essere assegnata in misura non superiore a un terzo dell'importo dell'indennizzo e ne viene disposta la ripetizione nei seguenti casi:
Si rappresenta che con Decreto Legge 29.09.2023, n. 132, convertito in legge 27.11.2023, n. 170 sono stati riaperti i termini per la presentazione delle istanze per le vittime di un reato intenzionale violento, commesso dal 30 giugno 2005 al 22 luglio 2016, fino al 31 dicembre 2025, purché i requisiti e le condizioni di cui agli articoli 12 e 13, comma 1, della legge n. 122 del 2016 siano pienamente integrati alla data del 31 ottobre 2025.
Il decreto 21 maggio 2020, n. 71 ha dato attuazione alle recenti normative di cui alle leggi 27 dicembre 2017, n. 205; 11 gennaio 2018, n. 4, come modificata dalla legge 19 luglio 2019, n. 69; e 30 dicembre 2018, n. 145.
Beneficiari delle misure di sostegno previste dal regolamento sono gli orfani di crimini domestici, figli minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti, della vittima di un omicidio commesso dal coniuge, anche legalmente separato o divorziato, ovvero dall'altra parte di un'unione civile anche se l'unione è cessata, ovvero della persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza.
Nei confronti degli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie sono riconosciute delle misure a sostegno del diritto allo studio attraverso l'erogazione di borse di studio e la gratuità o semigratuità della frequenza presso convitti, educandati o istituzioni educative in generale.
Sono inoltre previste somme a ristoro delle spese documentate sostenute a titolo di compartecipazione alla spesa per le prestazioni mediche e di assistenza materiale e psicologica.
Sono riconosciuti, altresì, degli incentivi all'assunzione ai datori di lavoro privato che li assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Infine, è riconosciuto un sostegno alle famiglie affidatarie
Dal 31 marzo 2024 al 28 febbraio 2025 è possibile presentare istanza alla Prefettura della provincia di residenza per ottenere l'erogazione, per l'anno scolastico 2024/25, della borsa di studio prevista dalla normativa concernente gli orfani di crimini domestici .
L'istanza dovrà essere corredata da
Per maggiori dettagli, si invita a consultare la circolare del Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti: