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Ultimo aggiornamento
Giovedì 22 Agosto 2024, ore 10:50
Il Tavolo prefettizio di coordinamento

Si è riunito ieri, presieduto dal Prefetto di Lodi, dott. Enrico Roccatagliata, l'Osservatorio prefettizio, costituito nell'ambito del Protocollo d'intesa per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

       L'incontro, molto partecipato, ha visto la presenza dei vertici delle Forze dell'ordine e dei rappresentanti dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, dell'I.N.A.I.L., dell'I.N.P.S. e di ATS Prevenzione, nonché delle associazioni di categoria dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali.

       Il Prefetto in apertura ha voluto ricordare il triste stillicidio, quasi quotidiano, delle morti sul lavoro, che di recente ha compreso tragicamente anche questo territorio, e le statistiche sugli incidenti, richiamando tutti, ciascuno nel proprio ambito, ad un forte senso di responsabilità e ad una rinnovata unità per un deciso percorso di prevenzione e formazione.

         Si è quindi condiviso che, nel rispetto delle prerogative di ogni Ente che vi partecipa, nello spirito dell'Osservatorio, che si riunisce ogni trimestre e detta l'agenda degli interventi e dei controlli interforze sul campo, è necessario approfondire alcune tematiche di prevenzione incrementando l'azione ispettiva in settori che statisticamente restano i più colpiti.

         I dati emersi, frutto delle ispezioni congiunte, fotografano una situazione in cui, a fronte di realtà aziendali che rispettano rigorosamente la legge, permangono zone d'ombra nelle quali si sviluppano irregolarità che abbracciano i diversi comparti produttivi: dall'edilizia all'agricoltura, alla logistica.

         Nel primo semestre dell'anno in corso le ispezioni congiunte e quelle delle singole componenti dell'Osservatorio, come nel caso dei Piani Mirati attuati da ATS, hanno visto un aumento del numero delle imprese raggiunte.

         Può essere utile a restituire la dimensione dei controlli e degli esiti osservare che, tra il 2023 e il 2024, in più del 40% dei controlli sono stati riscontrati illeciti, anche con numeri significativi di lavoratori in nero (più di 100 lavoratori in nero), con il caso limite di un'azienda agricola nella quale i 4 lavoratori erano tutti irregolari.

         Rileva, sotto tale profilo, anche il dato portato all'attenzione del Tavolo dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza relativo ai controlli in materia di lavoro sommerso. Infatti per l'anno in corso oltre il 55% degli interventi effettuati ha fatto emergere situazioni di irregolarità in materia di legislazione del lavoro.

         Analoghe evidenze sono emerse per i controlli svolti dal Nucleo Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro e dalla Questura, nel corso di operazioni congiunte nei confronti di esercizi commerciali, attività artigianali e servizi alla persona.

Tali attività non solo hanno consentito di scoprire condizioni di irregolarità, ma hanno anche svelato casi di illecito documentale per i quali sono in corso le relative indagini. Infatti, come emerso dai lavori e dalla relazione del rappresentante dell'ATS Milano, uno dei temi più sensibili venuti in evidenza riguarda proprio l'utilizzo di false certificazioni di formazione e idoneità sanitaria.

         Tutti i presenti hanno concordato sull'urgente necessità di riprendere il tema della formazione e di intensificarne i calendari di svolgimento, nella consapevolezza che, come è stato osservato, la recrudescenza del fenomeno infortunistico si registra laddove minori sono i livelli di formazione.

         In tale contesto, come evidenziato dal Direttore scolastico provinciale, acquista dunque ancora maggiore rilevanza il progetto del Ministero dell'Istruzione e del Merito cui ha aderito l'Ufficio Scolastico Territoriale, che partirà il prossimo autunno, per favorire la diffusione della cultura della sicurezza tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo livello.

         Accanto a tale progetto, sarà valutata anche la possibilità di affiancare iniziative in sede locale con la partecipazione delle componenti di un Tavolo già costituito ad hoc per l'ambito scolastico.

         Su altro fronte, si è convenuto, d'intesa con I.N.A.I.L., di sfruttare anche le opportunità offerte dai lavori del Comitato Consultivo Provinciale, al quale partecipano le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, quale ulteriore momento di proficuo scambio informativo e di condivisione di prossime attività di formazione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.

         Nei prossimi mesi l'attenzione sarà dedicata ancora ai comparti dell'edilizia e della logistica e interesserà comunque i settori che hanno fatto emergere situazioni riconducibili a fenomeni di somministrazione illecita di lavoratori e di diffusa violazione delle norme in tema di salute e sicurezza sul lavoro.

         In relazione al comparto dell'edilizia, tutti hanno convenuto sulla importanza di una forte e leale collaborazione tra la componente datoriale, i lavoratori, i sindacati e le istituzioni pubbliche al fine di individuare percorsi condivisi di prevenzione e controllo, a tutela anche delle imprese che operano con correttezza, contro fenomeni di abusivismo e sfruttamento.

         Non mancherà, inoltre, l'attenzione diretta a nuove attività lavorative dove si impiega principalmente manodopera giovanile.

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