I consigli territoriali per l'immigrazione (Cti) sono presenti in tutte le prefetture italiane.

Previsti dal decreto del Presidente della Repubblica n.394/1999 e istituiti con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 18 dicembre 1999, sono gli organismi preposti al monitoraggio della presenza dei cittadini stranieri immigrati nel territorio, e della capacità di quest'ultimo di assorbire i flussi migratori.

I Cti, presieduti dal prefetto della provincia, sono composti da rappresentanti delle amministrazioni statali, degli enti locali, della camera di commercio, delle associazioni/organizzazioni che operano nel campo dell'assistenza e dell'integrazione, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori extracomunitarie.

I loro compiti:

  • raccolgono le diverse problematiche locali legate all'immigrazione;
  • promuovono la concertazione favorendo soluzioni condivise tra tutte le amministrazioni, le istituzioni e i soggetti coinvolti a livello territoriale nella gestione del fenomeno migratorio;
  • promuovono la partecipazione al loro interno delle associazioni che rappresentano le comunità straniere in Italia;
  • promuovono iniziative per l'integrazione socio-territoriale degli immigrati e veicolano a livello di governo centrale gli ambiti di intervento e le proposte che emergono a livello provinciale.

I referenti dei Cti fanno capo al dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione che gestisce la 'rete' assicurando non solo il collegamento tra amministrazione centrale e realtà locali ma anche omogeneità di indirizzi negli interventi in materia di immigrazione.

Ultimo aggiornamento
Mercoledì 25 Settembre 2024, ore 15:58