Sottoscritto oggi in Prefettura, tra il Prefetto di Venezia Michele di Bari, i Direttori Generali delle ULSS 3 Serenissima e ULSS 4 Veneto Orientale, Edgardo Contato e Mauro Filippi, ed i vertici provinciali delle Forze dell'Ordine, il "Protocollo operativo per la gestione del soggetto non collaborativo/aggressivo nei confronti del personale sanitario", che prevede percorsi condivisi, con modalità d'azione prestabilite, concordate ed efficaci, per affrontare, e possibilmente prevenire, un'aggressione o atteggiamenti violenti all'interno delle strutture sanitarie e dei servizi sanitari.
Il protocollo nasce dall'esigenza di garantire agli operatori sanitari condizioni di sicurezza nell'espletamento della loro delicata attività e di definire un quadro di interventi volti a prevenire episodi violenti all'interno delle strutture.
A tal fine, la Prefettura ha coordinato una serie di incontri tra Aziende Sanitarie interessate e Forze dell'Ordine, da cui è stato sviluppato un lavoro congiunto, attraverso il confronto e l'analisi dei problemi da affrontare e la formazione degli operatori delle Forze di polizia ed i sanitari dell'Emergenza - Urgenza, dei Servizi di Psichiatria e dei Pronto Soccorso, per delineare le modalità di intervento.
"Il protocollo siglato oggi - ha sottolineato il Prefetto Michele di Bari - si pone l'obiettivo di dare piena applicazione alle previsioni della legge 113/2020, recante disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni, con particolare riguardo agli aspetti relativi alla prevenzione, che prevedono la definizione di protocolli operativi con le forze di polizia per garantire il tempestivo intervento. E' assolutamente fondamentale - ha aggiunto il Prefetto - assicurare agli operatori sanitari la possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza, salvaguardando la loro incolumità e garantendo, nel contempo, quella serenità necessaria per lo svolgimento di attività di grande importanza per la salute dei cittadini. Ringrazio il Questore, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e i Direttori Generali delle due Aziende Sanitarie, che, grazie ad una collaborazione costante e ad un impegno significativo, con particolare riguardo alla formazione del personale, hanno permesso oggi di raggiungere questo risultato".
Il protocollo, dopo avere analizzato la normativa vigente, evidenziando la necessità di una collaborazione stretta tra Forze dell'Ordine e operatori della sanità nella gestione delle situazioni di crisi, definisce nel dettaglio le diverse fasi in cui si articola la corretta gestione di un soggetto non collaborante-aggressivo: il primo contatto di segnalazione e di valutazione congiunta di una situazione di potenziale crisi, la presa in carico dell'intervento sul territorio o nella struttura sanitaria, le modalità di gestione del soggetto non collaborante durante il trasporto, la collaborazione tra curante e Forze dell'Ordine nei pronto soccorso e negli ospedali.
"Il protocollo elaborato fornisce una nuova ed efficace risposta - sottolinea il Direttore Generale dell'ULSS 3 Serenissima, Edgardo Contato - alle situazioni conflittuali, che purtroppo si verificano spesso nelle strutture sanitarie, con pazienti con uno stato mentale alterato per uso di sostanze stupefacenti, malattia psichica in fase di scompenso, demenza, traumi, quadri neurologici complessi. Consente finalmente alle Forze dell'Ordine di collaborare in modo pieno, e puntualmente e correttamente normato, a sostegno degli operatori sanitari. E questi ultimi, affiancati in modo risolutivo da chi ha il compito della gestione della sicurezza, possono concentrarsi meglio sulla parte terapeutica".
"Un ringraziamento sentito a tutti coloro che si sono adoperati per la definizione del presente Accordo - dichiara il Direttore Generale dell'ULSS 4 Veneto Orientale, Mauro Filippi - che è un utile strumento a tutela dei nostri operatori, che lavorano sul territorio e nelle strutture sanitarie. Con la sottoscrizione di oggi, viene messo a sistema un lavoro di collaborazione con le Forze dell'Ordine, volto ad agevolare la funzionalità di procedure operative nei casi richiesti".