Il Prefetto concorre, insieme alle diverse componenti del Sistema nazionale di protezione civile ed in raccordo con il Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad assicurare la tutela della integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali o si origine antropica.

Nell'ambito della quadripartizione delle attività di protezione civile (previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza), da ultimo stabilita nel Codice di protezione civile (D.Lgs. 1/2018), il Prefetto ha specifici compiti di: 

  • prevenzione, attraverso la pianificazione di protezione civile, l'allertamento e il monitoraggio degli eventi e dell'evoluzione degli scenari di rischio;
  • soccorso e superamento dell'emergenza, attraverso il coordinamento di tutte le componenti provinciali deputate ad assicurare la prima assistenza alla popolazione colpita nonché a rimuovere gli ostacoli per la ripresa della normalità nel più breve tempo possibile.

Al verificarsi di un evento, più o meno grave, il Prefetto garantisce il tempestivo avvio dei primi soccorsi, adottando i provvedimenti urgenti ed assicurando l'impiego delle forze operative per la gestione dell'emergenza, con particolare riguardo ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell'Ordine. Quando la situazione è più complessa e richiede interventi coordinati delle diverse componenti del soccorso provinciale, viene attivato presso la Prefettura il Centro di coordinamento dei soccorsi (C.C.S.), quale struttura provvisoria con funzioni di raccordo ed armonizzazione delle competenze funzionali al superamento dell'emergenza che fanno capo ad amministrazioni ed enti diversi.

In relazione alle esigenze concrete, sempre con finalità gestionali, il Prefetto può anche attivare uno o più Centri operativi misti (C.O.M.) , di livello comunale o intercomunale . Per la gestione dell'evento, in Prefettura si attiva anche una sala operativa dove affluiscono tutti i dati e le informazioni relative all'evento calamitoso. I cittadini possono contribuire segnalando le notizie di cui sono a conoscenza.

In attuazione del principio della leale collaborazione, e considerato che gli interventi di protezione civile richiedono l'apporto di diverse componenti, di livello statale, regionale, provinciale, comunale ed anche dei privati, il Prefetto svolge un fondamentale "ruolo di cerniera", con funzioni di impulso e di garanzia della presenza dello Stato sul territorio.

La Prefettura esercita anche funzioni in materia di difesa civile . Quest'ultima, con la difesa militare, è parte integrante della difesa nazionale e consiste nell'insieme delle attività civili svolte dalle pubbliche Amministrazioni e dagli Enti, istituzioni e organizzazioni anche private, al fine di salvaguardare la sicurezza dello Stato e l'incolumità dei cittadini, di tutelare i beni e assicurare le capacità di sopravvivenza economica, produttiva e logistica della Nazione, in occasione di una grave crisi interna o internazionale, anche causata da attacchi terroristici.
 

La difesa civile persegue, altresì, lo scopo di assicurare i contributi che le Amministrazioni civili possono essere chiamate a prestare in occasione di cooperazione per la gestione delle crisi internazionali, nell'ottica della sicurezza e della stabilità internazionale.
 

Per la gestione delle situazioni emergenziali, siano esse di protezione o difesa civile al Prefetto è affidata l'elaborazione delle pianificazioni provinciali necessarie a prevedere i singoli scenari di rischio, la suddivisione delle competenze e le procedure per un'efficace superamento dell'evento critico (vedi in fondo alla pagina).



Area funzionale competente: Ufficio di Gabinetto; Protezione civile, Difesa civile e Coordinamento del soccorso pubblico


Dirigente dell'Area: Viceprefetto Aggiunto Dott. Luca MECCHIA

 

 

Informazioni utili:

Allerta meteo

Nell'ambito dell'attività previsionale della protezione civile, che si occupa dell'identificazione e dello studio degli scenari di rischio, particolare importanza ricopre il monitoraggio e la vigilanza in tempo reale dei fenomeni atmosferici e meteorologici. 

Tale compito viene svolto sul territorio della Regione Lazio dal Centro Funzionale regionale, che ha il compito di elaborare un bollettino quotidiano relativo ai seguenti rischi:

  • idrogeologico: ruscellamento, tracimazione e scorrimento delle acque su strada, inondazioni, erosioni, frane, colate fangose e caduta massi;
  • idrogeologico per temporali: si può verificare quanto previsto per il rischio idrogeologico ma con fenomeni caratterizzati da maggiore intensità di precipitazioni e rapidità di evoluzione (temporali forti, diffusi o persistenti);
  • idraulico: incremento dei livelli dei corsi d'acqua, inondazioni, erosione o rottura degli argini.

Per consultare i bollettini della Regione Lazio: https://protezionecivile.regione.lazio.it/gestione-emergenze/centro-funzionale/bollettini/criticita-idrogeologica-idraulica 

 

Inoltre, il Centro Funzionale, in caso di superamento di determinate soglie di rischio emette un apposito allertamento di protezione civile con l'obiettivo di alzare la soglia di attenzione delle strutture operative territoriali in previsione delle possibili criticità legate al verificarsi dell'evento. Le allerte, oltre a prevedere l'impatto per i rischi per cui quotidianamente si emette il bollettino (idrogeologico, idrogeologico per temporali, idraulico) possono essere emesse anche per il rischio vento ed il rischio neve.

 

Per consultare gli allertamenti della Regione Lazio: https://protezionecivile.regione.lazio.it/gestione-emergenze/centro-funzionale/bollettini/allertamenti 

 

Nel sistema di allertamento regionale, il territorio della provincia di Viterbo corrisponde ai quadranti:

  • "A": Bacini costieri Nord
  • "B": Bacino medio Tevere

Nel caso di allerta gialla, arancione o rossa si raccomanda di seguire le indicazioni di cautela che verranno fornite in relazione allo specifico evento dal Sindaco in qualità di Autorità di protezione civile. A questo proposito si consiglia di chiedere al proprio Comune quali siano i canali informativi prescelti (social network, applicazioni smartphone dedicate, sistemi di messaggistica) dove poter ricevere tali indicazioni.

 

Grazie i sistemi di rilevazione messi a disposizione dalla Regione Lazio, è possibile seguire il monitoraggio in tempo reale della situazione climatica sul proprio territorio:

https://temporeale.regione.lazio.it/aegis/map/map2d

 

 

 

Infine, è possibile accedere liberamente al sistema di previsione e vigilanza meteo del Dipartimento nazionale di Protezione civile:

https://mappe.protezionecivile.gov.it/it/mappe-rischi/bollettino-di-vigilanza/

 

Rinvenimento occasionale di ordigno bellico inesploso

Il Prefetto svolge la funzione di coordinamento per il disinnesco degli ordigni bellici rinvenuti sul territorio provinciale. In tale ambito, con il concorso tecnico-operativo del Ministero della Difesa e amministrativo del Comune interessato, attiva gli interventi specialistici ed adotta ogni provvedimento idoneo ad assicurare la salvaguardia e l'assistenza della popolazione.

Trasporto sanitario urgente

Vi sono alcune ipotesi eccezionali in cui il Prefetto può essere chiamato a concorrere al trasporto sanitario urgente:

 

a) richiesta di volo di Stato per trapianti d'organo

In base all'art. 4 della Direttiva del PCM del 29.09.2011, il Centro Regionale Trapianti (CRT), d'intesa con il Centro Nazionale Trapianti, può chiedere al Prefetto di autorizzare un volo di Stato con mezzo dell'Aereonautica militare. Tale ipotesi è limitata alle sole ipotesi in cui sussista l'imminente pericolo di vita e non vi sia la possibilità di accedere trasporti alternativi più efficaci. 

A decorrere dal 1° luglio 2016 ogni Regione o Provincia autonoma è responsabile dell'organizzazione complessiva dei trasporti di pazienti in lista di attesa per il trapianto di organi e tessuti e li assicura in modo efficiente attraverso i propri mezzi, anche aerei.

 

b) "staffetta" del mezzo medico 

In casi eccezionali, la Direzione sanitaria di ASL territorialmente competente può chiede l'attivazione di un servizio di "staffetta" del mezzo medico per permettere al paziente in imminente pericolo di vita di raggiungere nel tempo più breve possibile un altro ospedale.

 

Ultimo aggiornamento
Martedì 22 Ottobre 2024, ore 09:57