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Ultimo aggiornamento
Giovedì 16 Maggio 2024, ore 08:58
firmato oggi, 14 maggio 2024, presso la Prefettura di Roma.

Roma, 14 maggio 2024 – Questa mattina, presso la Prefettura di Roma, è avvenuta la sottoscrizione del «Protocollo di intesa per il rinvenimento di corpi di persone decedute prive di identità», che ha visto come firmatari, oltre al Prefetto di Roma e al Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, i Prefetti di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo nonché i Procuratori o Sostituti Procuratori delle Procure della Repubblica della Regione Lazio, il Direttore della Direzione regionale integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio, l’Assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale, il Vice Presidente di A.N.C.I. Lazio ed i Rettori delle Università “Sapienza” e “Tor Vergata” nonchè il Direttore della Sezione di Medicina Legale - Università “Cattolica del Sacro Cuore”.

La sottoscrizione del Protocollo rappresenta un importante approdo conclusivo del lavoro avviato su impulso del predetto Commissario Straordinario del Governo, nel dichiarato intento di porre in raccordo il sistema di ricerca delle persone scomparse con l’esigenza di garantire la restituzione di un’identità ai cadaveri sconosciuti, attraverso la collaborazione degli Enti sottoscrittori.

«La sottoscrizione di quest’oggi costituisce un importantissimo segno di civiltà, per la cui realizzazione intendo esprimere la mia più profonda soddisfazione, in quanto il sistema messo a punto con questo Protocollo ha una funzione pragmatica, di carattere operativo, contribuendo ad assicurare diritti di rango costituzionale attraverso l’attribuzione di una identità a persone defunte, che ne risultano prive, assicurando dignità e pace a loro e ai famigliari afflitti dalla tormentata ricerca della verità», così il Prefetto Giannini.

Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Prefetto Maria Luisa Pellizzari, ha voluto sottolineare come «il Protocollo siglato quest’oggi costituisca un traguardo importantissimo nella realizzazione di un sistema incentrato sulla interconnessione operativa tra gli Enti sottoscrittori; un modello, insomma, da esportare su tutti il territorio nazionale. Con questa sottoscrizione, la Regione Lazio è infatti la seconda regione, in Italia, nella quale viene creato un apparato di ricerca che combina il rinvenimento dei cadaveri senza nome con il rintracciamento delle persone scomparse e che si prefigge il meritorio obiettivo di dare dignità a persone defunte rinvenute senza identità e senza una famiglia alla quale affidarne il ricordo».

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