Indicazioni per l'utenza

Vittime dei reati di tipo mafioso

Fondo per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso

Dirigente: Viceprefetto Aggiunto dott.ssa Maria Letizia PLATANIA
Indirizzo: Via IV novembre 119/a - 00187 Roma
Ubicazione: V Piano
Telefono: 06/67291
E-mail Dirigente:  marialetizia.platania@interno.it    
P.E.C.:  estorsione.usura.prefrm@pec.interno.it

 

Ricevimento pubblico

L'Area I quater OSP riceve  solo su appuntamento  che può essere concordato con l'Ufficio:

1) scrivendo alla e-mail del Dirigente (marialetizia.platania@interno.it), indicando brevemente il motivo della richiesta e fornendo un numero di telefono e/o una e-mail ordinaria (no pec), al fine di essere successivamente contattati

2) telefonicamente, ai numeri indicati sul sito: 06/67294395 -4523

Per l'invio di documentazione e la corrispondenza formale, sono a disposizione i normali canali comunicativi (in particolare la casella P.E.C. indicata sul sito).

Presso il Ministero dell'Interno è istituito il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso per assicurare a chiunque abbia subito danni derivanti da fatti di criminalità organizzata di tipo mafioso il pagamento delle somme liquidate in giudizio con sentenza a titolo di risarcimento danni, di provvisionale e di rimborso delle spese di giudizio attraverso l'intervento diretto dello Stato.

Il Prefetto verifica la sussistenza dei presupposti e dei requisiti per la liquidazione delle somme richieste e, ove necessario,  integra la documentazione istruttoria. Il Prefetto esprime un parere circa la sussistenza dei requisiti per l'accesso al Fondo e trasmette  tutta la documentazione al Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti che delibera sulle domande. 

 

Chi può fare la richiesta

Tutti coloro che hanno subito danni in conseguenza di reati di tipo mafioso, siano essi persone fisiche (o i loro eredi) o enti (pubblici o privati) di cui all'art. 4, comma 2 ter L. 512/1999.

Presupposti e  requisiti dell'istante  per l'accesso al Fondo:

  1. avere ottenuto in proprio favore, successivamente al 30 settembre 1982, una sentenza definitiva di condanna al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali e/o alla rifusione delle spese di costituzione e difesa nei confronti di soggetti imputati dei reati indicati all'art. 4, comma 1 (delitto di cui all'art. 416-bis c.p.; delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis; delitti commessi al fine di agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso), ovvero una sentenza, anche non definitiva, di condanna al pagamento di una provvisionale per i medesimi reati, ovvero sentenza civile di liquidazione del danno derivato dalla consumazione dei predetti reati, accertati in giudizio penale;  
  2. non aver riportato condanne, con sentenza definitiva, per uno dei reati di cui all'art.407, comma 2 lett. a) del codice di procedura penale, né essere destinatario di una misura di prevenzione, ai sensi della legge 31.5.1965, n. 575, applicata in via definitiva o avere in corso procedimenti relativi all'applicazione della stessa.

   

Come presentare la domanda

La domanda per l'accesso al Fondo è presentata direttamente o tramite posta elettronica certificata ovvero inviata a mezzo plico raccomandato con avviso di ricevimento al Prefetto della provincia nella quale il richiedente ha la residenza ovvero in cui ha sede l'autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 22 dicembre 1999, n. 512. 

 

Documentazione richiesta

  1. Domanda per l'accesso al fondo di solidarietà
  2. Copia autentica dell'estratto della sentenza

 

Riferimenti normativi

Legge n. 512 del 22.12.1999

D.P.R. 19 febbraio 2014, n. 60

Per ulteriori informazioni, chiarimenti e assistenza ai fini dell'accesso al Fondo:

chiama il  Numero Verde  800 191 000 attivo presso l'Ufficio del Commissario dalle ore 9.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì

Ultimo aggiornamento
Lunedì 20 Novembre 2023, ore 12:07