Il 26 gennaio prossimo, per celebrare il “Giorno della Memoria” in ricordo delle vittime dell’Olocausto e della Deportazione, d’intesa con il Comune capoluogo, l’Associazione Nazionale Ex Deportati e il Comitato Provinciale Unitario della Resistenza, è stata programmata una serie di iniziative per riaffermare i valori fondamentali del rispetto della persona e del rifiuto di ogni forma di intolleranza e di violenza.
Alle ore 9.00 il Prefetto Maria Luisa Inversini, unitamente al Sindaco, anche in veste di Presidente della Provincia, alla presenza delle massime autorità provinciali e dei rappresentanti delle Associazioni a tutela della Memoria dei tragici eventi, deporrà una corona d’alloro al “Sacrario della Libertà” dedicato ai Caduti nei campi di sterminio nazisti, sito nel complesso scolastico “2 Giugno”. A seguire saranno deposte corone al Monumento ai Deportati Politici caduti nei campi di stermino presso la Passeggiata “Morin” e presso la Lapide commemorativa a ricordo dei funzionari e sottufficiali della Polizia di Stato deportati e deceduti nel campo di sterminio di Mauthausen, sita presso il Palazzo del Governo in Via XX Settembre.
Alle ore 11.00, come di consueto, nella Sala Dante del Comune della Spezia, si terrà una sessione straordinaria del Consiglio Comunale durante il quale il Prefetto Maria Luisa Inversini consegnerà le Medaglie d’Onore, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, ai cittadini italiani, militari e civili, deportati o internati nei lager nazisti.
La Medaglia d’Onore, coniata dalla Zecca dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è in bronzo e reca:
- sul dritto al centro lo stemma della Repubblica Italiana; intorno, la scritta “Medaglia d’Onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945” racchiusa in una cornice;
- sul rovescio un cerchio di filo spinato, spezzato nella parte superiore, racchiude il nominativo dell’insignito.
La consegna della Medaglia d'Onore avviene il 27 gennaio, "Giorno della Memoria", istituita per ricordare la Shoah, (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Quest’anno riceveranno il riconoscimento, alla memoria:
- BERTONCINI Ivo, nato a Castelnuovo di Garfagnana (LU) il 15 luglio 1912. Arruolatosi nella Regia Marina come volontario il 24 marzo 1930, ha partecipato alla guerra di Spagna e alla campagna d’Albania. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha partecipato alla battaglia navale di Punta Stilo. Il 13 settembre 1943 è stato catturato dall’esercito tedesco e tradotto in Germania ove è rimasto internato, come prigioniero di guerra, nei lager di Fursteberg, Caben, Berlin–Biesdorf. Il 23 aprile 1945 è stato liberato dalle forze sovietiche e rimpatriato il mese successivo.
- CARRO Annibale, nato a La Spezia il 1° gennaio 1915.Assecondando la sua passione per il mare e la meccanica si è arruolato nella Marina Militare Italiana come macchinista. Per il servizio valorosamente svolto, ha ricevuto nel 1942 una Croce di Guerra al valor militare e ne ha ottenuta un'altra nel 1943 con il grado di II Capo. Dopo l’8 settembre del 1943 ha rifiutato di collaborare con i Tedeschi ed è stato deportato in Germania a Limburg ove è stato internato nello Stalag XIIA. Da qui è riuscito a fuggire prima dell’arrivo degli alleati e a rientrare in Italia.
- OREFICE Guido, nato a La Spezia il 6 marzo 1916. È stato fatto prigioniero dalle Forze Armate Tedesche a Portoferraio mentre prestava servizio come militare imbarcato sulla Nave Carralis e deportato a Dusseldorf. Fu internato ed obbligato a svolgere il lavoro coatto per circa 2 anni nella locale industria del ferro. Durante la prigionia si ammalò gravemente, senza, tuttavia, ricevere alcuna cura. E’ stato liberato dalle Forze Armate americane il 14 settembre 1945.
- TONELLI Persio Oreste, nato a Follo il 10 settembre 1892.È stato rastrellato come civile dai nazifascisti mentre camminava per strada nel quartiere di Migliarina il 21 novembre 1941, rinchiuso in carcere al 2 Giugno, poi a Marassi a Genova, successivamente trasferito a Bolzano ed, infine, internato nel campo di concentramento di Mauthausen da cui non ha più fatto ritorno. E’ riuscito, tuttavia, a far conoscere la sua tragica sorte alla moglie e alle due giovani figlie, mediante alcuni fogli scritti di suo pugno, gettati in strada dal carcere di Marassi, fortunosamente raccolti da mani pietose e recapitati alla famiglia.
La Spezia, 23 gennaio 2024