Il personale che svolge il servizio di Polizia Locale può esercitare anche funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, collaborando, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, con le Forze di Polizia dello Stato.
A tal fine, il Prefetto conferisce con decreto, su richiesta motivata dell'Amministrazione Locale interessata, la qualità di agente di Pubblica Sicurezza agli appartenenti ai corpi di Polizia Locale.
Il rilascio di tale decreto è subordinato all'accertamento dei seguenti requisiti:
• godimento dei diritti civili e politici;
• non aver subito condanne a pena detentiva per delitto non colposo o non essere stato sottoposto a misura di prevenzione;
• non essere stato espulso dalle Forze Armate o da Corpi militarmente organizzati o destituito dai pubblici uffici;
• posizione regolare in ordine agli obblighi di leva (per i nati prima del 1985).
Tali requisiti sono accertati dal Prefetto che provvede, sentito il Sindaco o il Presidente della Provincia, alla revoca della qualifica di agente di P.S. se viene meno uno dei requisiti richiesti.
Ai sensi dell'art. 5, comma 5, della legge 7/3/1986, n. 65, modificato dalla legge 15/5/1997, n. 177, gli agenti di P.S. possono portare l'arma previa deliberazione in tal senso del Consiglio Comunale.
Chi può fare la richiesta
Il Sindaco e il Presidente della Provincia interessati.
Cosa fare
L'istanza, in carta libera, a firma del Sindaco o di un Amministratore o del Presidente della Provincia o suo delegato, con allegata la delibera di Giunta ed il contratto di lavoro, è inoltrata al Prefetto, unitamente a dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa al possesso dei requisiti sopra elencati, allegando fotocopia di un documento di identità dell'interessato.