Modifica dell'organico

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.


 

 

Chi può fare la richiesta

Il legale rappresentante dell'Istituto di vigilanza autorizzato.


 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione ( aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto.


 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo secondo normativa vigente (vedi il modello 6)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico

NOTA: In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ai fini del bollo.

 


Riferimenti normativi

R.D. 06.05.1940, n.635, art. 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Rinnovo della licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto, il titolare della licenza deve presentare -almeno 30 giorni prima della scadenza- una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.
Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità, dispone automaticamente il rinnovo annuale della licenza.
Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza.

 

 

 

Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza.



 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.


 

Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività in bollo secondo normativa vigente (vedi il modello 2)
  2. Polizza assicurativa che deve coprire l'anno solare

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133,134,136,137,138 del T.U.L.P.S.
  • R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Cambio della sede legale e/o operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto deve essere approvato dal Prefetto.

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

 

 

Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto.



 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata alla Prefettura della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto.



 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo secondo normativa vigente (scarica il modello 5)
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A., ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (scarica il modello di autocertificazione 5)
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede

Se il richiedente è una società, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva

        4. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società.

 

NOTA: in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 06.05.1940, n.635 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Modifica dei Comuni di competenza

L'istituto può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

 

 


Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato.


 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.

 


Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo secondo normativa vigente (vedi il modello 7)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

 

Riferimenti normativi

R.D. 06.05.1940, n.635, art. 257 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza

Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di custodia di proprietà mobiliari o immobiliari ed eseguire investigazioni , ricerche , raccogliere informazioni per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività.

Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di Vigilanza Privata.

 


 

Cosa fare
Competente a rilasciare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia dove viene fissata la sede legale dell'istituto di vigilanza privata.

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.


 

Requisiti
L'impresa, il titolare della licenza, gli altri soggetti muniti di legale rappresentanza, i componenti del consiglio di amministrazione o soci accomandatari, gli institori ed i direttori tecnici devono risultare in possesso dei requisiti indicati nell'allegato A del d.m. 01.12.2010, n.269.
Il titolare, l'institore ed il direttore tecnico, ai sensi dell'allegato B del d.m. 01.12.2010, n.269, devono, inoltre:

  1. essere in possesso del diploma di scuola media superiore;
  2. aver ricoperto documentate funzioni direttive nell'ambito di istituti di vigilanza privata, con alle dipendenze almeno venti guardie giurate, per un periodo di almeno tre anni, o delle Forze dell'ordine, con esperienza documentata nel settore della sicurezza privata, per un periodo di almeno cinque anni ed avere lasciato il servizio, senza demerito, da non meno di un anno e non più di quattro anni;
  3. (in alternativa al punto b) aver conseguito master di livello universitario in materia di sicurezza privata che preveda stage operativi presso istituti di vigilanza privata.

Qualora l'istituto di vigilanza privata impieghi più di 100 guardie ed operi in un territorio con popolazione superiore ai tre milioni di abitanti una figura tra il titolare della licenza, l'institore o il direttore tecnico deve possedere il profilo professionale UNI 10459 - 1995 "Funzioni e profilo del professionista della security aziendale".

 

Documentazione richiesta

  1. Istanza per il rilascio della licenza, in bollo da € 16,00 (vd modello), contenente le informazioni indicate nell'art.257, comma 1, del R.D. 06.05.1940, n.635;  (1)  l'indicazione del soggetto che richiede la licenza, dell'institore o del direttore tecnico preposto all'istituto o ad una sua articolazione secondaria, nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti;  (2)  la composizione organizzativa e l'assetto proprietario dell'istituto, con l'indicazione, se sussistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti;  (3)  l'indicazione dell'ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l'istituto intende svolgere la propria attività, precisando la sede legale, nonché la sede o le sedi operative e quella della centrale operativa, qualora non corrispondenti;  (4)  l'indicazione dei servizi per i quali si chiede l'autorizzazione, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare;
  2. l'art.257, comma 2, del R.D. 06.05.1940, n.635, prevede che la domanda debba essere corredata del progetto organizzativo e tecnico - operativo, redatto secondo quanto disposto dall'allegato C del d.m. 01.12.2010, n.269, che deve illustrare dettagliatamente:
  3. i requisiti dell'impresa e del richiedente la licenza;
  4. l'ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l'istituto intende operare;
  5. il luogo in cui l'imprenditore intende stabilire la sede principale, le eventuali sedi secondarie e la centrale operativa dell'istituto (allegando planimetrie e documenti attestanti la disponibilità dei locali);
  6. le tecnologie che intende impiegare;
  7. la natura dei servizi che intende svolgere;
  8. il numero delle guardie particolari giurate che si ritiene di dover impiegare;
  9. la disponibilità economico - finanziaria per la realizzazione del progetto.
    Il progetto deve indicare il tempo, non superiore a sei mesi, necessario all'attivazione dello stesso e contenere la documentazione comprovante la capacità tecnica del titolare e delle persone preposte alle unità operative dell'istituto, la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l'attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore.
  10. alla domanda occorre, altresì, unire il progetto del regolamento tecnico dei servizi che si intendono svolgere che dovrà risultare adeguato, per mezzi e personale alla tipologia degli stessi, all'ambito territoriale richiesto, alla necessità che sia garantita la direzione, l'indirizzo unitario ed il controllo dell'attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare della licenza, o degli addetti alla direzione dell'istituto nonché alle locali condizioni della sicurezza pubblica;
  11. tabella delle tariffe dei servizi offerti in duplice copia;
  12. se si chiede di esercitare l'attività di vigilanza privata, in nome e per conto di una società, allegare, altresì, copia dell'atto costitutivo e dello statuto.
  13. qualora nulla osti all'accoglimento dell'istanza, l'ufficio comunica all'interessato il termine, non superiore a sessanta giorni, entro il quale il provvedimento è rilasciato previa esibizione della documentazione comprovante:
  14. l'attivazione degli adempimenti relativi all'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente, nel numero e con le professionalità occorrenti;
  15. documentazione comprovante il versamento della cauzione il cui ammontare sarà indicato dall'ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall'allegato F del d.m. 01.12.2010, n.269, e la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall'allegato F1 dello stesso decreto.

 

Riferimenti normativi

Artt. 8, 9, 10, 11, 13, 134, 135, 136, 137, 139 del R.D. 18.06.1931, n.773, e succ. mod. (Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza - T.U.L.P.S.).
Artt. da 257 a 260 quater del R.D. 06.05.1940, n.635 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.);
d.m. 01.12.2010, n.269 (Regolamento recante i requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata ed investigazione e di professionalità e capacità tecnica richiesti per la direzione dei medesimi) e relativo vademecum operativo.

Approvazione della tabella delle operazioni, con le relative tariffe

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, deve essere approvata dal Prefetto.

 


 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto


 

Cosa fare

La domanda diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle e delle tariffe deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di Vigilanza.



 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo secondo normativa vigente (vedi il modello 3)
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni.

 

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133, 134,136,137,138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.

 

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza.


 

Cosa fare

La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell'istituto di vigilanza privata.


 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo secondo normativa vigente (vedi il modello 4)
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in triplice copia.

NOTA: in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna di marche da bollo.

 

Riferimenti normativi

R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 230 e 254 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Elenco dei titolari di licenza ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S.

Non sono state rilasciate, in questa provincia, licenze ad istituti per l'esercizio di attività investigativa.

Area I: Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale
Incarico
Dirigente Dell'Area
Dirigente
Dott.ssa Maria Giulia MINICUCI
Qualifica
VICEPREFETTO
Nome ufficio
Polizia Amministrativa
Ubicazione dell'ufficio
1° Piano - Ufficio Antimafia
Telefoni

Ultimo aggiornamento
Giovedì 4 Luglio 2024, ore 15:09