L'emissione di assegni a vuoto costituisce illecito amministrativo punito con sanzioni pecuniarie e accessorie
Dirigente: Vice Prefetto Aggiunto Dr.ssa Daniela Rossi


Ubicazione dell'Ufficio:  Via Amerigo Vespucci 172, Napoli

Orario di apertura al pubblico:  martedì e giovedì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Telefono:  081-7943798; 7943761

Indirizzo di posta elettronica:  protocollo.prefna@pec.interno.it

 

Unità di personale addetto:

D'Anna Giovanna
Funzionario amministrativo  giovanna.danna@interno.it     tel. 0817943765
Iannello Maria Rosaria
Funzionario economico finanziario  mariarosaria.iannello@interno.it    tel. 0817943760
D'Angelo Flora
Assistente informatico  flora.dangelo@interno.it    tel. 0817943770
Frazzica Concetta
Assistente economico finanziario  concetta.frazzica@interno.it     tel. 0817943768
Tortora Caterina
Assistente amministrativo  caterina.tortora@interno.it     tel. 0817943769

Procedimenti e attività di competenza:

Emissione di assegni senza autorizzazione e senza provvista (a vuoto).


L'emissione di assegni senza autorizzazione e senza provvista (a vuoto) sono illeciti amministrativi che vengono puniti con sanzioni pecuniarie e accessorie.
Il Prefetto del luogo di pagamento dell'assegno, alla ricezione del rapporto o dell'informativa da parte del notaio, del segretario comunale o della banca che ha sollevato protesto, provvede alla notifica degli estremi della violazione al soggetto che ha emesso l'assegno, il quale ha 30 giorni di tempo per inviare scritti difensivi corredati da idonea documentazione.
Non è ammessa audizione personale.
La Prefettura, valutate le deduzioni una volta presentati gli atti, può emettere l'ordinanza-ingiunzione di pagamento di una sanzione pecuniaria e disporre, in eventuale aggiunta, una sanzione accessoria ovvero l'archiviazione del procedimento
La sanzione pecuniaria viene graduata in relazione alla gravità dell'illecito.
Chi può fare il ricorso
Il soggetto nei cui confronti è stata emessa l'ordinanza ingiunzione di pagamento
Cosa fare
Avverso il provvedimento del Prefetto è ammesso, entro 30 giorni dalla notifica, ricorso al Giudice di Pace competente per territorio (vedi il modello A fac-simile di ricorso)
L' interessato che si trovi in condizioni economiche disagiate , può presentare al Prefetto che ha emesso l'ordinanza ingiunzione di pagamento una richiesta di rateizzazione mensile (da tre a trenta a rate) della sanzione pecuniaria (vedi il modello B richiesta pagamento rateale della sanzione pecuniaria)
Per i soli assegni senza provvista, la sanzione amministrativa non si applica se il traente effettua il pagamentodell'assegno, degli interessi, della penale e delle eventuali spese entro 60 giorni .
La prova dell'avvenuto pagamento deve essere fornita dal traente mediante quietanza del portatore con firma autentica ovvero con attestazione della banca comprovante il versamento dell'importo dovuto.
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Riferimenti normativi
• Legge 24 novembre 1981, n. 689
• Legge 15 dicembre 1990, n. 386
• Decreto Legislativo 30 dicembre 1999 n. 507

Ultimo aggiornamento
Venerdì 7 Giugno 2024, ore 09:19