“La stagione estiva, caratterizzata di consueto da temperature particolarmente elevate, è particolarmente delicata nella provincia oristanese e potrebbe determinare emergenze da rischio incendio” evidenzia il Prefetto Salvatore Angieri che stamane ha presieduto in Prefettura un vertice sulla campagna antincendio 2024.
Il punto di partenza è l’applicazione di una metodologia operativa integrata e coordinata tra tutte le componenti del Sistema di Protezione Civile. A tal riguardo, il, Prefetto ha sottolineato che di recente è stata approvata la pianificazione delle attività delle Strutture statali nella gestione delle emergenze per il rischio di incendi boschivi e di interfaccia, edizione 2024.Nel corso dell’incontro sono state quindi evidenziate tutte quelle attività inter istituzionali, sulle quali Prefetto aveva già richiamato l’attenzione con una recente circolare indirizzata ai Sindaci e a tutti gli Organismi coinvolti nel Sistema di Protezione Civile.Alla riunione odierna hanno partecipato il Sindaco di Oristano e l’Amministratore Straordinario della Provincia, i Vertici delle Forze dell’Ordine, della Polizia Stradale, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto, di Anas Spa, della Direzione Generale della Protezione Civile, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, dell’Agenzia FORESTAS, di R.F.I., del Consorzio di Bonifica.Presenti anche numerosi Sindaci e rappresentanti delle comunità locali del Territorio, ai quali il Prefetto ha raccomandato di porre in essere tutte le azioni volte alla manutenzione viaria, anche nella loro veste di Autorità comunale di Protezione Civile.Durante il vertice sono emerse alcune criticità relative alla carenza delle risorse umane impiegate nell’azione di presidio e pattugliamento del territorio nonché alla disponibilità di mezzi aerei destinati alle operazioni di spegnimento.Il Prefetto ha assunto l’impegno di sensibilizzare la nuova Amministrazione Regionale sulle problematiche emerse, con particolare riguardo all’eventuale destinazione di fondi alle Compagnie barracellari per il loro impiego nelle attività di vedetta delle aree maggiormente esposte a rischio.