Dirigente dell’Area: Viceprefetto dott. Gerardo Quaranta
Email Dirigente dell’Area: gerardo.quaranta@interno.it
Telefono dirigente dell’Area: 0971419448
Responsabile del procedimento: Viceprefetto dott. Gerardo Quaranta
Ubicazione dell'Ufficio: Piazza Mario Pagano, n. 1 - 85100 Potenza, I piano
Pec dell'Ufficio: protocollo.prefpz@pec.interno.it
Telefoni: 0971 419111; 0971419349; 0971419719; 0971419264
Orari di ricevimento: martedì e giovedì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00.
Procedimento:
Qualsiasi cittadino che intenda cambiare o modificare il proprio nome e cognome deve essere autorizzato dal Prefetto del luogo di residenza oppure del luogo dove è registrato l’atto di nascita.
Le richieste devono rivestire carattere eccezionale e sono ammesse esclusivamente in presenza di situazioni oggettivamente rilevanti, supportate da significative motivazioni adeguatamente documentate.
L'istanza può essere presentata solo da cittadini italiani.
Per i cittadini italiani residenti all’estero, l’istanza deve essere presentata per il tramite del Consolato o l’Ambasciata di residenza competente all’indirizzo di posta certificata.
In nessun caso può essere richiesta l'attribuzione di cognomi di importanza storica o comunque tali da indurre in errore circa l'appartenenza del richiedente a famiglie illustri o particolarmente note nel luogo in cui si trova registrato l'atto di nascita del richiedente o nel luogo di sua residenza.
La Prefettura-UTG competente a ricevere la domanda è quella della Provincia del luogo di residenza o del luogo nella cui circoscrizione è situato l'ufficio dello stato civile dove si trova registrato l'atto di nascita al quale la richiesta si riferisce.
A seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n. 286 in data 8 novembre - 21 dicembre 2016, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 1^ serie speciale - Corte Costituzionale n. 52 del 28 dicembre 2016, i genitori, di comune accordo, possono trasmettere ai figli, al momento della nascita, anche il cognome materno.
Espletata l’istruttoria di rito, qualora la richiesta risulti meritevole di essere presa in considerazione, il richiedente sarà autorizzato, con decreto del Prefetto, a far affiggere per trenta giorni consecutivi all'albo pretorio del Comune di nascita e del Comune di residenza, un avviso contenente il sunto della domanda.
Lo stesso decreto può prescrivere la notifica del sunto della domanda, da parte del richiedente, a determinate persone. Chiunque ritenga di avere interesse, può fare opposizione al Prefetto non oltre il termine di trenta giorni dalla data dell'ultima affissione o notificazione. Trascorso questo termine senza che sia stata fatta opposizione, il richiedente presenterà alla prefettura competente copia dell'avviso con la relazione attestante la eseguita affissione e la sua durata.
Il Prefetto, accertata la regolarità delle affissioni e vagliate le eventuali opposizioni, provvederà ad emanare il decreto di autorizzazione al cambio del nome e/ del cognome.
La presentazione dell'istanza, corredata da una marca da bollo di 16 euro (o senza marca da bollo se si richiede il cambiamento del cognome perché ridicolo, vergognoso o rivelante l'origine naturale) ed opportunamente documentata, deve avvenire esclusivamente con le seguenti modalità:
- consegnata a mano presso l'Ufficio Protocollo di questa Prefettura-U.T.G. – Piazza Mario Pagano, n. 1, il martedì ed il giovedì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00;
- trasmessa a mezzo raccomandata A/R al seguente indirizzo: Prefettura UTG di Roma - Ufficio Cambio Nome e Cognome AREA II – Raccordo con gli Enti locali e Consultazioni elettorali, Piazza Mario Pagano, n. 1- 85100, Potenza;
- trasmessa a mezzo pec all’indirizzo protocollo.prefpz@pec.interno.it con la prova dell’assolvimento della marca da bollo in maniera virtuale.
Per informazioni di carattere generale, nonché per quelle relative a pratiche già presentate, si invita l’utenza a telefonare agli Uffici dell’Area II al seguente numero 0971 419349 nei giorni di lunedì - mercoledì e venerdì dalle 09:30 alle 13:30.
In caso di problematiche particolarmente complesse, a discrezione dell’Ufficio, sarà fissato un appuntamento con l’istante ed, eventualmente, i controinteressati.
Avverso il provvedimento del Prefetto è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R entro sessanta giorni dalla notifica oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla notifica.
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