Si avvisano gli utenti che l'Ufficio Cittadinanza ha trattenuto il certificato di nascita, al momento della convocazione a sportello del richiedente (quando l'identificazione del medesimo veniva ancora effettuata di persona, mediante sottoscrizione della domanda e controllo documentale) solamente per i richiedenti provenienti dall'Egitto, dal Bangladesh e, in alcuni casi, dal Pakistan. Per gli utenti provenienti da altri Stati, l'Ufficio NON è in possesso dell'originale, restituito al richiedente dopo la verifica di conformità.
Anche quando l'Ufficio è in possesso del predetto originale, non procederà alla sua restituzione in quanto il documento è stato acquisito per finalità istruttorie, in funzione della conclusione del procedimento amministrativo mediante l'emanazione del provvedimento di conferimento della cittadinanza italiana, e non è necessario per prestare il giuramento ai sensi dell'art. 10 della L. 91/1992 (atto con il quale il decreto acquista efficacia definitiva e il richiedente consegue lo status di cittadino italiano).
La richiesta da parte del Comune di portare il certificato di nascita il giorno fissato per il giuramento è puramente facoltativa ed è finalizzata al rilascio della carta di identità, valida per l'espatrio, nei confronti del neo cittadino italiano, all'esito di un diverso procedimento amministrativo di competenza del Comune medesimo, che viene instaurato successivamente alla conclusione del procedimento volto all'acquisto della cittadinanza italiana che - è bene ribadirlo - si perfeziona con la prestazione del giuramento.
Pertanto, il neo cittadino dovrà richiedere nuovamente il certificato di nascita alla competente Autorità del proprio Paese di origine, per utilizzarlo nell'ambito del distinto procedimento volto al rilascio della carta di identità valida per l'espatrio, e non può chiederne la restituzione alla Prefettura, non sussistendo in capo a quest'ultima un obbligo giuridico in tal senso, e considerato che la suddetta restituzione rappresenta per l'Amministrazione un onere organizzativo eccessivo, anche sotto il profilo dell'accesso dell'utenza nei locali, in ragione dell'ingente numero di richieste che pervengono quotidianamente.