Firma protocollo stress termico
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Ultimo aggiornamento
Mercoledì 25 Settembre 2024, ore 09:56
Rinnovata l'intesa per la provincia della Spezia

- Misure e buone prassi per aumentare la consapevolezza sui rischi da calore nei luoghi di lavoro;

- L’importanza dell’informazione e della formazione specifica dei lavoratori sul rischio microclimatico.

La Spezia, 5 luglio 2024

Il Prefetto della Spezia, Maria Luisa Inversini, ha siglato oggi l’Intesa recante Indicazioni per la prevenzione e protezione dai rischi correlati alle condizioni di microclima negli ambienti di lavoro”, che vede coinvolti sindacati, enti di controllo e associazioni datoriali.

Obiettivo dell’Intesa, che fa seguito a quella già sottoscritta nel 2023, è quello di indicare misure e buone prassi per aumentare la consapevolezza sui rischi da stress termico nei luoghi di lavoro e per sensibilizzare lavoratori e imprese, tenuto conto della cornice normativa e delle linee guida di settore. Tra i settori particolarmente esposti al rischio termico si annoverano le attività lavorative all’aperto, quali edilizia civile e stradale, il comparto estrattivo agricolo, manutenzione del verde, florovivaismo, il comparto portuale marittimo e balneare, le prestazioni dei riders, nonché i lavori in ambienti chiusi senza ventilazione adeguata.

Il documento contiene, anzitutto, indicazioni in tema di valutazione del rischio “microclima”, in presenza del quale il datore di lavoro è chiamato ad adottare opportune misure – in tema di organizzazione del lavoro, idratazione e alimentazione, disponibilità di acqua fresca sul posto di lavoro e acclimatamento, vestiario idoneo e pause – per prevenire ed evitare conseguenze sulla salute, malesseri e infortuni sul lavoro. 

In presenza di temperature eccezionalmente elevate e potenzialmente rischiose per la salute dei lavoratori, il datore di lavoro potrà presentare domanda di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO): l’analisi delle domande presentate sarà svolta dall’INPS, sulla base dei dati meteo ufficiali di ARPAL.

La causale “eventi meteo” è invocabile dal datore di lavoro in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa di temperature superiori a 35° centigradi ma, in presenza di particolari condizioni meteo-ambientali, potranno rilevare anche le temperature inferiori, la temperatura percepita nonché la specifica tipologia della lavorazione, specialmente quando si svolge in luoghi non proteggibili dal sole o che comporta l’uso di materiali o macchinari particolarmente sensibili al forte calore.

L’intesa ribadisce l’importanza dell’informazione e della formazione specifica dei lavoratori sul rischio microclimatico, i quali devono ricevere un’adeguata informazione e formazione sui rischi che corre durante l’esposizione ad ambienti caldi (sia indoor che outdoor) e questo, ovviamente, deve avvenire prima della sua esposizione.

Il documento è stato sottoscritto con Capitaneria di Porto, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ASL 5, Ispettorato Territoriale del Lavoro, INAIL, INPS, Camera di Commercio di Riviere di Liguria, Confindustria, ANCE, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA nonché con le Organizzazioni Sindacali CGIL - CISL – UIL.

Il testo dell’intesa è scaricabile dal sito internet della Prefettura.

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