E’ un'onorificenza che premia singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale dei lavoratori dipendenti da imprese pubbliche o private.
Il titolo di Maestro del Lavoro viene conferito con decreto del Presidente della Repubblica, ogni anno, il 1° maggio. Le insegne ai Maestri del Lavoro vengono consegnate nel corso di una cerimonia che si svolge in Prefettura.
La decorazione comprende una sola classe e conferisce il titolo di "Maestro del Lavoro".
Chi può fare la richiesta
Possono essere insigniti i cittadini italiani che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di venticinque anni alle dipendenze della stessa azienda o di trenta anni alle dipendenze di aziende diverse.
Per i cittadini italiani lavoratori all'estero, non è previsto un periodo minimo di anzianità alle dipendenze di un'azienda
L'onorificenza può essere conferita a lavoratori dipendenti di imprese pubbliche e private (ad esempio: imprese cooperative, aziende o stabilimenti dello Stato, Regioni, delle Province, dei Comuni nonché Organizzazioni Sindacali e Associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale ecc.), che si siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta civile; abbiano migliorato l'efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo; abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza sul lavoro e che si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell'attività professionale.
Cosa fare
Le segnalazioni per il conferimento possono essere inoltrate dalle aziende, dalle organizzazioni sindacali ed assistenziali ed anche direttamente dai lavoratori interessati al Ministero del Lavoro.
Il titolo di Maestro del Lavoro viene conferito dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro del Lavoro. E' richiesto il concerto del Ministro degli Esteri per il conferimento del titolo a favore di lavoratori italiani all'estero.
Riferimenti normativi
- Legge 5 febbraio 1992, n. 143;