La scorsa settimana si è tenuta in Prefettura una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata allo scopo di tenere monitorata la situazione della sicurezza nella città di Monza, con particolare attenzione alle aree del centro storico e della stazione ferroviaria.
L’incontro, coordinato dal Prefetto Palmisani, ha registrato la partecipazione del Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi, del Sindaco di Monza Paolo Pilotto e dell’Assessore Ambrogio Moccia, del Questore Salvatore Barilaro, dei Comandanti provinciali dei Carabinieri Rosario Di Gangi e della Guardia di Finanza Gerardo Marinelli, del Referente della Polfer Nunzio Trabace, del Responsabile dell’Operazione ‘Strade Sicure’ Massimiliano Ferraresi, nonché dei Direttori dell’Ispettorato territoriale del Lavoro Carlo Colopi e dell’ATS Brianza Michele Brait.
Dall’esame dei dati in possesso della Procura e delle Forze di polizia, è stato rilevato che i numeri degli episodi di reato denunciati a Monza nel corso del primo semestre dell’anno 2024 sono in linea con quelli degli anni precedenti, presentati e analizzati in Prefettura lo scorso mese di luglio.
Nel prendere atto con favore dell’efficacia del modello di controllo del territorio del capoluogo varato in Prefettura all’inizio dell’anno in corso – che vede quotidianamente impegnati gli operatori delle tre Forze di polizia, del contingente di militari dell’Operazione ‘Strade Sicure’ e della Polizia Locale – durante l’incontro è stata rilevata l’opportunità di aumentare ulteriormente l’attenzione su alcuni contesti cittadini in cui si registrano con maggiore frequenza episodi di degrado e, in taluni casi, di illegalità, di cui i rappresentanti dell’Amministrazione cittadina hanno evidenziato la capacità di ingenerare preoccupazione nella cittadinanza.
Si tratta, in particolare, dell’area circostante la stazione ferroviaria (ricompresa tra corso Milano, i giardini di via Arosio e piazza Castello) e delle zone più sensibili del centro cittadino (tra cui l’area racchiusa tra largo Mazzini e via Italia, la rete di piazze del centro storico e la zona della movida tra le vie che costeggiano il fiume Lambro e via Bergamo e le aree limitrofe).
Nella prospettiva di assicurare un rafforzamento della vigilanza in tali aree, anche in vista dell’aumento delle ore di buio che accompagna la stagione invernale, il Prefetto Palmisani ha disposto una rimodulazione del sistema di controllo del territorio del capoluogo.
In particolare, sarà varata una riorganizzazione dei servizi curati dai militari di ‘Strade Sicure’, che consentirà di assicurare tutti i giorni la presenza, nella fascia oraria 19-01, di una pattuglia nell’area della stazione ferroviaria e di un’altra pattuglia nel centro storico.
Parallelamente, saranno pianificati ulteriori servizi straordinari di controllo del territorio a cura delle Forze di polizia, anche adottando il modello delle pattuglie interforze, allo scopo di potenziare la prevenzione generale, il contrasto ai reati sulla pubblica via (sia predatori, sia contro la persona, sia in materia di stupefacenti), nonché il monitoraggio delle condotte, talvolta moleste, poste in essere nelle zone di maggiore aggregazione del centro.
In tali attività potranno essere coinvolti, insieme agli agenti della Polizia locale, anche ispettori dell’ATS e dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, nella prospettiva di rafforzare la vigilanza anche sul rispetto da parte degli esercizi pubblici delle disposizioni in materia di somministrazione di bevande alcoliche, di igiene, di salute e sicurezza sul lavoro, di emissioni sonore e di modalità di utilizzo degli spazi a loro disposizione.
Il Prefetto, nell’evidenziare l’importanza di ascoltare le legittime istanze di sicurezza avanzate dalla comunità, ha tuttavia evidenziato che «una risposta in chiave esclusivamente securitaria non sarebbe sufficiente a superare definitivamente le criticità rilevate. I fenomeni che generano insicurezza in alcuni contesti cittadini, infatti, solo talvolta assumono rilievo penale. Il contrasto al degrado, allora, richiede lo sforzo di tutte le Istituzioni, in quanto passa certamente per il rafforzamento dei servizi di controllo, ma anche per la cura attenta degli arredi urbani, per il ripristino delle aree ammalorate e per la prosecuzione del percorso di miglioramento costante della videosorveglianza e dell’illuminazione pubblica».