Ubicazione dell'Ufficio: Piazza del Plebiscito, 22 Napoli - terzo piano

Giorni e orario di ricevimento: lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00

Pec: polamministrativa.prefna@pec.interno.it

 

DIRIGENTE :  Vice Prefetto Dott.ssa Anna Nigro  

Telefono: 081/7943354

Responsabile del procedimento: Vice Prefetto  Dott.ssa Anna Nigro

Unità di personale addetto:

Dott.ssa Angela Cirillo – funzionario amministrativo tel. 081/7943014

 

Rilascio abilitazione

Rilascio abilitazione

 

Il Prefetto rilascia la licenza per l'esercizio dell'attività di vigilanza privata.

Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede operativa dell'Istituto di Vigilanza Privata, Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di custodia di proprietà mobiliari o immobiliari.


Chi può fare la richiesta

La domanda per ottenere il rilascio della licenza deve essere firmata dall'interessato.
Nel caso in cui il richiedente sia una società, la domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della stessa.

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede operativa dell'istituto di vigilanza privata.
Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 contenente: (1) l’indicazione del soggetto che richiede la licenza, dell’institore o del direttore tecnico preposto all’istituto o ad una sua articolazione secondaria, nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti; (2) la composizione organizzativa e l’assetto proprietario dell’istituto, con l’indicazione, se sussistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti; (3) l’indicazione dell’ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l’istituto intende svolgere la propria attività, precisando la sede legale, nonché la sede o le sedi operative e quella della centrale operativa, qualora non corrispondenti; (4) l’indicazione dei servizi per i quali si chiede l’autorizzazione, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare (vedi il modello 1);
  2. documenti attestanti la capacità tecnica richiesta dall'art. 136 del R.D. 18.06.1931, n. 773 (ad esempio con curriculum vitae, specifiche conoscenze tecniche, esperienze lavorative nelle Forze di Polizia ecc.);
  3. due copie della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe, da indicare nella misura massima;
  4. dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, iscrizione al Registro Imprese della C.C.I.A.A. e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi ovvero i relativi certificati ( se trattasi di società è necessario che tale documentazione sia prodotta da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) (vedi il modello di  autocertificazione 1);
  5. Progetto organizzativo e tecnico – operativo, redatto secondo quanto disposto dall’allegato C del D.M. 01-12-2010, n.269, che deve illustrare dettagliatamente: i requisiti dell’impresa e del richiedente la licenza; l’ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l’istituto intende operare; il luogo in cui l’imprenditore intende stabilire la sede principale, le eventuali sedi secondarie e la centrale operativa dell’istituto (allegando planimetrie e documenti attestanti la disponibilità dei locali); le tecnologie che intende impiegare; la natura dei servizi che intende svolgere; il numero delle guardie particolari giurate che si ritiene di dover impiegare; la disponibilità economico – finanziaria per la realizzazione del progetto. Il progetto deve indicare il tempo, non superiore a sei mesi, necessario all’attivazione dello stesso e contenere la documentazione comprovante la capacità tecnica del titolare e delle persone preposte alle unità operative dell’istituto, la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l’attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore;
  6. Progetto del regolamento tecnico dei servizi che si intendono svolgere che dovrà risultare adeguato, per mezzi e personale alla tipologia degli stessi, all’ambito territoriale richiesto, alla necessità che sia garantita la direzione, l’indirizzo unitario ed il controllo dell’attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare della licenza, o degli addetti alla direzione dell’istituto nonché alle locali condizioni della sicurezza pubblica;

Se il richiedente è una società la domanda, di cui al punto 1, dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto. Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società;
  2. copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società;
  3. certificato integrale della Camera di Commercio;
  4.  certificato dei carichi pendenti tributari rilasciato dall'Agenzia delle Entrate
  5.  partita IVA

NOTA Qualora nulla osti all’accoglimento dell’istanza, l’ufficio comunica all’interessato il termine, non superiore a sessanta giorni, entro il quale il provvedimento è rilasciato previa esibizione della documentazione comprovante:

  1. l’attivazione degli adempimenti relativi all’assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente, nel numero e con le professionalità occorrenti;
  2. documentazione comprovante il versamento della cauzione il cui ammontare sarà indicato dall’ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall’allegato F del d.m. 01.12.2010, n.269, e la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall’allegato F1 dello stesso decreto.


Riferimenti normativi

R.D. 18.06.1931,n.773, artt. 133,134,136,137,138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza); R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
d.m. n.269/1.12.2010 - G.U. n.36/14.2.2011 (Suppl. n.37/L).

Rinnovo licenza

Rinnovo licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto, il titolare della licenza deve presentare -almeno 60 giorni prima della scadenza- una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio. Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità, dispone il rinnovo triennale della licenza.

Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede operativa dell'istituto di vigilanza.


Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza
Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata o inviata dal titolare della licenza, almeno 60 giorni prima della scadenza, al Prefetto ove è fissata la sede operativa dell'istituto di vigilanza privata.

Documentazione richiesta 

L'istanza per il rinnovo deve essere corredata dai seguenti documenti:

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività in bollo da € 16,00 (vedi il modello 2);
  2. documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) in corso di validità;
  3. certificato dei carichi pendenti tributari rilasciato dall'Agenzia delle Entrate, in corso di validità;
  4. Polizza fideiussoria ex art 137 Tulps in corso di validità con relativa quietanza di pagamento;
  5. Polizze RCC e RCT in corso di validità, con relativa quietanza di pagamento, correttamente parametrate in base alle classi funzionali e all’ambito territoriale di riferimento secondo quanto stabilito ai sensi dell’All. F1 al d.m. 269/2010;
  6. Relazione dettagliata sull’attività svolta nell’anno precedente, di cui al D.M. 01-12-2010, n.269, allegato D, sezione 1, punto 1.a, lettera l);
  7. Certificazioni di qualità, in corso di validità, rilasciate da Organismi di certificazione accreditati.

In caso di mancata presentazione nel termine prescritto, l’autorizzazione si intende decaduta per scadenza della validità e l’eventuale continuazione dell’attività in presenza di licenza scaduta sarà considerato esercizio abusivo e potrà essere punito ai sensi dell’art.140 Tulps.

Riferimenti normativi

R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133,134,136,137,138 del T.U.L.P.S., R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.), d.m. n.269/1.12.2010 - G.U. n. 36/14.2.2011 (Suppl.n.37/L); circolare n. 557/PAS/U/017145/10089.D(1)REG del 16/12/2019

Variazioni della licenza

Cambio sede legale e/o operativa

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

Il cambio della sede operativa dell'Istituto deve essere approvato dal Prefetto.


Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto.

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata alla Prefettura della provincia ove è ubicata la sede operativa dell'Istituto
Documentazione richiesta

  1. Domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 5)
  2. documentazione comprovante la disponibilità giuridica della nuova sede operativa;
  3. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A., ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (vedi modello autocertificazione 5);
  4. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede;
  5.  Documentazione attestante che gli impianti tecnici, tecnologici e di sicurezza siano a norma della legge 5 maggio 1990, n.46, e del d.m. 22 gennaio 2008, n.37;

Se il richiedente è una società, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:
6.  copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società.

 

NOTA: in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

 

Riferimenti normativi

R.D. 18.06.1931,n.773 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), R.D. 06.05.1940, n.635 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.), d.m. n.269/1.12.2010 - G.U. n. 36/14.2.2011 (Suppl.n.37/L)

 

 

 

Modifica organico 

Il legale rappresentante dell'istituto autorizzato può richiedere al Prefetto, per giustificati e documentati motivi, che venga approvata la variazione (aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate che può assumere alle proprie dipendenze. 
I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto.

Documentazione necessaria:

La domanda in bollo da € 16,00 deve essere corredata dai seguenti documenti:
1) relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze;

2) atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico.
 

 

Variazione ambito territoriale e funzionale

Il titolare dell'istituto di vigilanza deve indirizzare al Prefetto che ha rilasciato la licenza apposita comunicazione, indicando mezzi, tecnologie e risorse che intende impiegare nonché l’eventuale nuova sede operativa ed ogni altra informazione utile. L’estensione sarà ritenuta effettiva se nei novanta giorni successivi alla comunicazione il Prefetto non avrà chiesto chiarimenti, integrazioni o vietato l’attività.

Cosa fare

L’istituto di vigilanza privata che vuole estendere il proprio ambito funzionale o territoriale dovrà possedere i requisiti richiesti per i nuovi servizi che intende svolgere o per la nuova dimensione territoriale che intende assumere, con riferimento a quanto richiesto dagli allegati A, B, D, E, F, F1 del D.M. 01.12.2010, n.269.

Documentazione necessaria

 La comunicazione di variazione dell’ambito funzionale e/o territoriale dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

1) progetto organizzativo e tecnico – operativo redatto secondo le indicazioni dell’allegato C del D.M. 01-12-2010, n.269, rimodulato sulla base del nuovo ambito funzionale e/o territoriale prescelto;
2) autocertificazione degli eventuali nuovi institori o direttori tecnici;

3) tabella dei servizi offerti, se variata;

4) Progetto di regolamento tecnico dei servizi.

 
Note: Ogni altra variazione rispetto a quanto comunicato in sede di istanza di rilascio della licenza (variazioni del progetto organizzativo e tecnico – operativo, dell’assetto societario, delle tariffe), deve, comunque, essere comunicata al Prefetto che, ai fini della valutazione della permanenza del requisito della capacità tecnica, terrà conto delle variazioni apportate.

 

Approvazione tabelle

Approvazione tabelle

Il Prefetto approva la tabella delle operazioni svolte dall'istituto con le relative tariffe.


Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto

Cosa fare

La domanda diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle e delle tariffe deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di Vigilanza.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 3);
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima;
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe.

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni

 

Riferimenti normativi

artt.133,134,136,137,138 R.D. 18.06.1931,n.773, (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
artt. 257 e 259 R.D. 06.05.1940,n.635, (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Approvazione divise e distintivi

Approvazione divise e distintivi

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.
Chi può fare la richiesta
Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza
Cosa fare
La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell'istituto di vigilanza privata
Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 4);
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in cinque copie.


NOTA : in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna  di marche da bollo 


Riferimenti normativi
R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 230 e 254 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
d.m. n.269/1.12.2010 - G.U. n. 36/14.2.2011 (Suppl.n.37/L)

 

 

Ultimo aggiornamento
Martedì 4 Marzo 2025, ore 12:41