Il Prefetto rilascia l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività di vigilanza privata e per le altre attività di sicurezza per conto dei privati. I cittadini comunitari, in proprio o quali rappresentanti legali di una persona giuridica, possono presentare istanza in bollo da €16,00 al Prefetto per ottenere l'autorizzazione per gestire un istituto di vigilanza privata.
Competente a rilasciare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell'istituto di vigilanza privata.
La licenza ha validità triennale.
Dirigente: Dr.Biagio Del Prete
Responsabile del procedimento/Addetto: Dr. Massimo Marino
Giorni di apertura al pubblico:
Si riceve il pubblico solo su appuntamento, da concordare con l'Ufficio telefonando dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 12,00
Telefono: 0823-429379
Indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo.prefce@pec.interno.it
Chi può fare la richiesta
I cittadini italiani e comunitari, in proprio o quali rappresentanti legali di una persona giuridica.
I requisiti necessari per lo svolgimento dell'attività di vigilanza privata sono quelli stabiliti dal decreto del Ministro dell'Interno n. 269 dell'1.12.2010 e dagli allegati A, B, C, D, E, F ed F1.
Cosa fare
La domanda in bollo da € 16,00 deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è stabilita la sede dell'istituto di vigilanza privata.
Documentazione richiesta
- Domanda in bollo da € 16,00 (vedi il modello 1)
- Indicazione del soggetto che richiede la licenza e di eventuali, altri soggetti con poteri di direzione;
- Composizione organizzativa e assetto proprietario dell'istituto, con indicazione, se sussistenti, dei rapporti di controllo, attivi e passivi, e delle eventuali partecipazioni in altri istituti (attestate da visura camerale);
- Tabella delle tariffe in due copie;
- Progetto del regolamento tecnico dei servizi, adeguato per mezzi e personale alla tipologia degli stessi, all'ambito territoriale richiesto, alla necessità che sia garantita la direzione, l'indirizzo unitario e il controllo dell'attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare della licenza;
- Progetto organizzativo e tecnico-operativo, che deve illustrare dettagliatamente:
- l'ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l'istituto intende operare;
- il luogo in cui l'imprenditore intende stabilire la sede principale, le eventuali sedi secondarie e la centrale operativa dell'istituto (allegando planimetrie e documenti attestanti la disponibilità dei locali);
- le tecnologie che intende impiegare;
- la natura dei servizi che intende svolgere;
- il numero delle guardie particolari giurate che si ritiene di dover impiegare;
- la disponibilità economico-finanziaria per la realizzazione del progetto;
- i requisiti dell'impresa e del richiedente la licenza.
Il progetto deve indicare il tempo, non superiore a sei mesi, necessario all'attivazione dello stesso e contenere la documentazione comprovante la capacità tecnica del titolare e delle persone preposte alle unità operative dell'istituto, la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l' attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore.
Se si chiede di esercitare in nome e per conto di una società, allegare, altresì copia dell'atto costitutivo e dello Statuto e visura camerale.
Qualora nulla osti all'accoglimento dell'istanza, l'ufficio comunica all'interessato il termine, non superiore a sessanta giorni, entro il quale il provvedimento è rilasciato previa esibizione della documentazione comprovante:
- l'attivazione degli adempimenti relativi all'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente, nel numero e con le professionalità occorrenti;
- documentazione comprovante: il versamento della cauzione, il cui ammontare sarà indicato dall'ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall'allegato F del decreto, e la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall'allegato F1 del decreto e i cui massimali saranno indicati dall'ufficio.
Riferimenti normativi