Ufficio trasporto armi ed esplosivi - Istituti di vigilanza privata ed investigazione

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.  

Autorizzazioni di polizia relative a armi ed esplosivi e trasporto di armi corte.
Istituti di vigilanza ed investigazione privata.
Il pubblico si riceve il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12. Non è necessario l'appuntamento.
Responsabile del procedimento: Dirigente
Addetto: Sig. Grasso Vittorio, sig. Russo Giuseppe, sig.ra Di Donna Giovanna, sig. Felappi Maurizio.
Orari di ricevimento:

  • Martedì dalle 10:00 alle 12:00
  • Giovedì dalle 10:00 alle 12:00

Ubicazione dell'Ufficio: Palazzo Broletto Secondo Piano - Piazza Paolo VI, 29 - Brescia
Email dell'ufficio:

Chi può fare la richiesta

Il legale rappresentante dell'Istituto di vigilanza autorizzato.

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione (aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da €. 16  (vedi il modello 6);
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze;
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico.

NOTA: In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ai fini del bollo.

  • Modello 6 modifiche organico istituto 
Rilascio licenza che abilita all'esercizio dell'attività di vigilanza

Enti o privati che intendano prestare opera di vigilanza o di  custodia di proprietà mobiliari o immobiliari ed eseguire investigazioni, ricerche, raccogliere informazioni per conto di privati devono chiedere al Prefetto il rilascio della licenza per l'esercizio dell'attività.

Competente a rilasciare e rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di Vigilanza Privata.

Chi può fare la richiesta
La domanda  per ottenere il rilascio della licenza deve essere firmata dall'interessato.

Nel caso in cui il richiedente sia una società, la domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante della stessa.

Cosa fare
La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata

Documentazione richiesta     

  1. domanda in bollo da €. 16 (vedi il modello 1);
  2. documenti attestanti la capacità tecnica richiesta dall'art. 136 del R.D. 18.06.1931, n. 773 (ad esempio con curriculum vitae , specifiche conoscenze tecniche, esperienze lavorative nelle Forze di Polizia ecc.);
  3. due copie della tabella delle operazioni che si intendono compiere con le relative tariffe , da indicare nella misura massima;
  4. dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta dall'interessato da presentare insieme all'istanza, attestante la cittadinanza, il luogo e la data di nascita, la residenza, la posizione riguardo gli obblighi militari, iscrizione al Registro Imprese della C.C.I.A.A. e precedenti penali iscritti nel casellario giudiziale e carichi pendenti o assenza degli stessi ( se trattasi di società la dichiarazione sostitutiva dei certificati deve essere presentata da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione) ovvero i relativi certificati  (vedi il modello di autocertificazione 1).

Se  il richiedente è una società la domanda, di cui al punto 1, dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto. Inoltre, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva:

  1. copia conforme del verbale dell'Assemblea dei soci concernente la nomina del Consiglio di Amministrazione della società (qualora la richiesta fosse fatta in nome e per conto di una società);
  2. copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto della società;
  3. certificato integrale della Camera di Commercio;
  4. partita IVA.

NOTA In caso di accoglimento dell'istanza, il richiedente dovrà versare un deposito cauzionale (il cui importo sarà determinato in rapporto alla natura ed all'ampiezza dell'attività che l'Istituto dovrà svolgere e comunicato direttamente all'interessato) e provvedere alla regolarizzazione della licenza rilasciata e del provvedimento di approvazione della tabella delle operazioni , con la consegna di due marche da bollo (€. 16).

  • Modello 1 rilascio licenza esercizio attività di vigilanza
  • Modello di autocertificazione 1a - Rilascio della licenza
Rinnovo della licenza

Per proseguire l'attività di gestione di un Istituto,  il titolare della licenza deve presentare - almeno 30 giorni prima della scadenza - una dichiarazione di responsabilità circa l'intendimento di proseguire il servizio.
Il Prefetto, ricevuta la dichiarazione di responsabilità,  dispone automaticamente il rinnovo annuale della licenza.
Competente a rinnovare l'autorizzazione è il Prefetto della provincia ove è fissata la sede dell' Istituto di vigilanza.

Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza.

Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.

Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell'attività in bollo da € 16 (vedi il modello 2).
  • Modello 2 rinnovo annuale licenza gestione istituto vigilanza
     

Riferimenti normativi

  • R.D. 18.06.1931,n.773, artt.133,134,136,137,138 del T.U.L.P.S.
  • R.D. 06.05.1940,n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Approvazione della tabella delle operazioni, con le relative tariffe

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, deve essere approvata dal Prefetto.

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto.

Cosa fare

La domanda diretta ad ottenere l'approvazione delle tabelle e delle tariffe deve essere presentata o inviata al Prefetto, unitamente all'istanza diretta ad ottenere il rilascio della licenza per gestire l'Istituto di Vigilanza.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16 (vedi il modello 3);
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima;
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe.

NOTA In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni

  • Modello 3 approvazione tabelle operazioni con tariffe istituto

    Riferimenti normativi:
  • R.D. 18.06.1931, n.773, artt.133, 134,136,137,138 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
  • R.D. 06.05.1940, n.635, artt. 257 e 259 ( Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).
Cambio della sede legale e/o operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto deve essere approvato dal Prefetto.

Il cambio della sola sede legale dell'Istituto deve essere comunicato alla Prefettura - U.T.G. per la presa d'atto della nuova sede.

Chi può fare la richiesta
La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto.

Cosa fare
La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto.

Documentazione richiesta

  1. domanda, in bollo da  €. 16 (scarica il modello 5);
  2. certificato aggiornato del registro ditte della C.C.I.A.A., ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazione circa l'avvenuta annotazione della variazione (scarica il modello di autocertificazione 5);
  3. documentazione tecnica illustrativa della nuova sede operativa.

Se il richiedente è una società, dovrà essere prodotta la seguente documentazione aggiuntiva

4.  copia conforme del verbale dell'Assemblea dei Soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società. 

NOTA:  in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza.

  • Istituto vigilanza privata cambio sede operativa autocertificazione 5
  • Modello 5 cambio sede operativa istituto
Approvazione delle divise e/o dei distintivi

Le divise e i distintivi che l'istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto.

Chi può fare la richiesta
Il titolare o il rappresentante legale dell'Istituto di vigilanza.

Cosa fare
La domanda per l'approvazione delle divise e dei distintivi deve essere presentata o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da €. 16 (vedi il modello 4);
  2. rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo, in triplice copia.

NOTA : in caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con la consegna  di marche da bollo.

  • Modello 4 approvazione divise e distintivi

L'istituto di vigilanza privata può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

Chi può fare la richiesta
Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato.

Cosa fare
Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da €. 16 (vedi il modello 7);
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare;
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione.

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

  • Modello 7 modifiche elenco comuni dove l'istituto svolge attività
Modifica dei Comuni di competenza

L'istituto di vigilanza privata può presentare richiesta per variare, per documentati e giustificati motivi, i Comuni ove opera.

Chi può fare la richiesta

Il rappresentante legale dell'Istituto di Vigilanza autorizzato.

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede l'autorizzazione a svolgere l'attività dell'Istituto in altri Comuni, oltre a quelli già indicati nella licenza.

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da €. 16 (vedi il modello 7);
  2. relazione che giustifichi la richiesta di aumentare il numero dei Comuni ove l'Istituto intende operare;
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di aumentare i Comuni in cui l'Istituto intende svolgere la propria azione.

NOTA: in caso di approvazione, l'istante dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento della domanda ai fini del bollo.

  • Modello 7 modifiche elenco comuni dove l'istituto svolge attività
     

Riferimenti normativi

R.D. 06.05.1940, n. 635, art. 257 (Regolamento di attuazione del T.U.L.P.S.).

Ultimo aggiornamento
Martedì 24 Settembre 2024, ore 15:41