Istituti di vigilanza privata

Riferimenti normativi

  • R.D. 18-06-1931, n.773 (Artt. 8, 9, 10, 11, 13, 134, 135, 136, 137, 139)
  • R.D. 06.05.1940, n.635 (Artt. da 257 a 260 quater)
  • D.M. 01-12-2010, n.269 e relativo vademecum operativo
Rilascio licenza abilitazione esercizio attività di vigilanza

Coloro che intendono svolgere, impiegando guardie particolari giurate, attività imprenditoriale di vigilanza su beni mobili o immobili di terzi devono chiedere al Prefetto, ex art.134 T.U.L.P.S., il rilascio della licenza che ha validità triennale.

 

Cosa fare
Competente a rilasciare l’autorizzazione è il Prefetto della provincia dove viene fissata la sede legale dell’istituto di vigilanza privata.

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata

 

Requisiti
L’impresa, il titolare della licenza, gli altri soggetti muniti di legale rappresentanza, i componenti del consiglio di amministrazione o soci accomandatari, gli institori ed i direttori tecnici devono risultare in possesso dei requisiti indicati nell’allegato A del d.m. 01.12.2010, n.269.
Il titolare, l’institore ed il direttore tecnico, ai sensi dell’allegato B del d.m. 01.12.2010, n.269, devono, inoltre:

  1. essere in possesso del diploma di scuola media superiore;
  2. aver ricoperto documentate funzioni direttive nell’ambito di istituti di vigilanza privata, con alle dipendenze almeno venti guardie giurate, per un periodo di almeno tre anni, o delle Forze dell’ordine, con esperienza documentata nel settore della sicurezza privata, per un periodo di almeno cinque anni ed avere lasciato il servizio, senza demerito, da non meno di un anno e non più di quattro anni;
  3. (in alternativa al punto 2) aver conseguito master di livello universitario in materia di sicurezza privata che preveda stage operativi presso istituti di vigilanza privata.

Qualora l’istituto di vigilanza privata impieghi più di 100 guardie ed operi in un territorio con popolazione superiore ai tre milioni di abitanti una figura tra il titolare della licenza, l’institore o il direttore tecnico deve possedere il profilo professionale UNI 10459 – 1995 “Funzioni e profilo del professionista della security aziendale”.

 

Documentazione richiesta    

  1. istanza per il rilascio della licenza, in bollo da € 16,00 (modello 1), contenente le informazioni indicate nell’art.257, comma 1, del R.D. 06-05-1940, n.635; (1) l’indicazione del soggetto che richiede la licenza, dell’institore o del direttore tecnico preposto all’istituto o ad una sua articolazione secondaria, nonché degli altri soggetti provvisti di poteri di direzione, amministrazione o gestione, anche parziali, se esistenti; (2) la composizione organizzativa e l’assetto proprietario dell’istituto, con l’indicazione, se sussistenti, dei rapporti di controllo attivi o passivi e delle eventuali partecipazioni in altri istituti; (3) l’indicazione dell’ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l’istituto intende svolgere la propria attività, precisando la sede legale, nonché la sede o le sedi operative e quella della centrale operativa, qualora non corrispondenti; (4) l’indicazione dei servizi per i quali si chiede l’autorizzazione, dei mezzi e delle tecnologie che si intendono impiegare;
  2. Progetto organizzativo e tecnico – operativo, redatto secondo quanto disposto dall’allegato C del D.M. 01-12-2010, n.269, che deve illustrare dettagliatamente:
    • i requisiti dell’impresa e del richiedente la licenza;
    • l’ambito territoriale, anche in province o regioni diverse, in cui l’istituto intende operare;
    • il luogo in cui l’imprenditore intende stabilire la sede principale, le eventuali sedi secondarie e la centrale operativa dell’istituto (allegando planimetrie e documenti attestanti la disponibilità dei locali);
    • le tecnologie che intende impiegare;
    • la natura dei servizi che intende svolgere;
    • il numero delle guardie particolari giurate che si ritiene di dover impiegare;
    • la disponibilità economico – finanziaria per la realizzazione del progetto. Il progetto deve indicare il tempo, non superiore a sei mesi, necessario all’attivazione dello stesso e contenere la documentazione comprovante la capacità tecnica del titolare e delle persone preposte alle unità operative dell’istituto, la disponibilità dei mezzi finanziari, logistici e tecnici occorrenti per l’attività da svolgere e le relative caratteristiche, conformi alle disposizioni in vigore.
  3. Progetto del regolamento tecnico dei servizi che si intendono svolgere che dovrà risultare adeguato, per mezzi e personale alla tipologia degli stessi, all’ambito territoriale richiesto, alla necessità che sia garantita la direzione, l’indirizzo unitario ed il controllo dell’attività delle guardie particolari giurate da parte del titolare della licenza, o degli addetti alla direzione dell’istituto nonché alle locali condizioni della sicurezza pubblica;
  4. Tabella delle tariffe dei servizi offerti in duplice copia;
  5. se si chiede di esercitare l’attività di vigilanza privata, in nome e per conto di una società, allegare, altresì, copia dell’atto costitutivo e dello statuto.

Qualora nulla osti all’accoglimento dell’istanza, l’ufficio comunica all’interessato il termine, non superiore a sessanta giorni, entro il quale il provvedimento è rilasciato previa esibizione della documentazione comprovante:

  1. l’attivazione degli adempimenti relativi all’assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti del personale dipendente, nel numero e con le professionalità occorrenti;
  2. documentazione comprovante il versamento della cauzione il cui ammontare sarà indicato dall’ufficio, calcolato secondo quanto previsto dall’allegato F del d.m. 01.12.2010, n.269, e la costituzione delle assicurazioni RCC e RCT secondo quanto previsto dall’allegato F1 dello stesso decreto.
Rinnovo licenza

Gli istituti di vigilanza privata che intendono svolgere l’attività anche negli anni successivi a quello di ottenimento della licenza, devono presentare al Prefetto, con cadenza triennale, una dichiarazione di prosecuzione dell’attività, in carta semplice.
La predetta dichiarazione, recante il timbro d’arrivo apposto dall’Ufficio se consegnata a mano, ovvero, unitamente alla ricevuta di ritorno, se la dichiarazione è stata spedita con raccomandata, dovrà essere conservata con la licenza.
La presentazione della dichiarazione di prosecuzione dell’attività è adempimento indispensabile per poter considerare rinnovata la licenza. Pertanto, in caso di mancata presentazione nel termine prescritto, l’autorizzazione si intende decaduta per scadenza della validità e l’eventuale continuazione dell’attività in presenza di licenza scaduta sarà considerato esercizio abusivo e potrà essere punito ai sensi dell’art.140 Tulps.

 

Chi può fare la richiesta

La dichiarazione deve essere presentata dal titolare della licenza in scadenza almeno 60 giorni prima della scadenza della licenza di P.S.

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla dichiarazione richiesta, deve essere presentata  o inviata alla Prefettura-U.T.G. ove è fissata la sede dell' istituto di vigilanza privata

 

Documentazione richiesta

  1. Dichiarazione di prosecuzione dell’attività (modello 3)
  2. Relazione sull’attività svolta di cui al D.M. 01-12-2010, n.269, allegato D, sezione 1, punto 1.a, lettera l).

     

Note:  Al titolare della licenza è fatto, comunque, obbligo di produrre, ad ogni scadenza, senza ritardo, la documentazione attestante il rinnovo della garanzia prestata ai sensi dell’art.137 T.U.L.P.S., il rinnovo delle coperture assicurative previste dalla normativa vigente, il rinnovo delle certificazioni di qualità nonché la certificazione dell’ente bilaterale nazionale della vigilanza privata inerente l’integrale rispetto degli obblighi della contrattazione nazionale e territoriale nei confronti delle guardie giurate.

Modifica organico

L'Istituto può richiedere, per giustificati e documentati motivi, di variare il numero di Guardie Giurate che può assumere alle proprie dipendenze.

 

Chi può fare la richiesta

Il legale rappresentante dell'Istituto di vigilanza autorizzato

 

Cosa fare

Il richiedente deve presentare al Prefetto una domanda con la quale chiede che venga approvata la variazione ( aumento o diminuzione) che si intende apportare all'organico delle guardie giurate.

I decreti delle Guardie Giurate che cessano dal servizio devono essere restituiti al Prefetto

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (modello 4)
  2. relazione che giustifichi la richiesta di variare il numero Guardie Giurate che l'Istituto ha alle proprie dipendenze
  3. atti e/o documenti che dimostrino la necessità di modificare l'organico
  4.  

NOTA: In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell'istanza ai fini del bollo.

Approvazione tabella operazioni con relative tariffe

La tabella delle operazioni che l'Istituto intende svolgere, con l'indicazione delle relative tariffe, viene trasmessa al Prefetto e farà parte integrante della licenza.

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare o il legale rappresentante dell'Istituto

 

Cosa fare

Alla domanda diretta ad ottenere la licenza dovranno essere allegate le tariffe delle operazioni.

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (modello 5)
  2. due copie della tabella delle operazioni con le relative tariffe, da indicare nella misura massima
  3. relazione che illustri gli elementi presi in considerazione per la determinazione delle suddette tariffe
  4.  

NOTA In caso di rilascio, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell'istanza e la tabella delle operazioni

Cambio sede legale e/o operativa

Il cambio della sede operativa dell'Istituto  deve essere approvato dal Prefetto.
Il cambio della sola sede legale dell’Istituto deve essere comunicato alla Prefettura – U.T.G. per la presa d’atto, utilizzando il modello sotto indicato, da presentare in carta libera.

 

Chi può fare la richiesta

La domanda per l'approvazione del cambio della sede operativa dell'Istituto dovrà essere firmata dal rappresentante legale dell'Istituto

 

Cosa fare

La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata o inviata  alla Prefettura  della provincia ove ha la sede operativa l'Istituto

 

Documentazione richiesta

  • Domanda in bollo da € 16,00 (modello 6 per cambio sede legale, modello 7 per cambio sede operativa);
  • Documentazione comprovante la disponibilità giuridica della nuova sede operativa;
  • Documentazione tecnico illustrativa dei locali di cui si tratta;
  • Documentazione attestante che gli impianti tecnici, tecnologici e di sicurezza siano a norma della legge 5 maggio 1990, n.46, e del d.m. 22 gennaio 2008, n.37.

Se il richiedente è una società dovrà essere prodotta anche copia conforme del verbale dell’Assemblea dei soci con il quale è stato deciso il cambio della sede della società.

In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare, ai fini del bollo, il provvedimento di accoglimento dell’istanza.

Approvazione divise e/o distintivi

Le divise ed i distintivi che l’istituto di vigilanza intende far indossare alle proprie guardie giurate devono essere preventivamente approvate dal Prefetto che provvede una volta acquisito il parere della competente divisione militare.

 

Chi può fare la richiesta

Il titolare dell'Istituto di vigilanza

 

Cosa fare
L’istanza, in bollo da € 16,00, deve essere presentata al Prefetto unitamente al campionato fotografico a colori di ciascuna divisa/mostrina/distintivo ed ai campioni di stoffa di ogni capo di abbigliamento.

 

Documentazione richiesta

  1. domanda in bollo da € 16,00 (modello 8 per approvazione divise, modello 9 per estensione territoriale)
  2. 4 fascicoli uguali contenenti le rappresentazioni grafiche a colori di ciascuna divisa e/o di ciascun distintivo e i campioni dei tessuti con i quali i singoli elementi costitutivi delle uniformi, copricapi compresi, verranno utilizzati.
  3.  

NOTA : In caso di approvazione, il richiedente dovrà regolarizzare il provvedimento di accoglimento dell’istanza ed i figurini di ciascuna divisa e/o distintivo con una marca da bollo da € 16,00.

Variazioni ambito territoriale e funzionale

Per ottenere l’estensione dell’ambito funzionale (servizi) o territoriale (comuni e/o province) di operatività dell’istituto, il titolare deve rivolgere comunicazione al Prefetto che ha rilasciato la licenza indicando mezzi, tecnologie e risorse che intende impiegare nonché l’eventuale nuova sede operativa ed ogni altra informazione utile. L’estensione sarà ritenuta effettiva se nei novanta giorni successivi alla comunicazione il Prefetto non avrà chiesto chiarimenti, integrazioni o vietato l’attività.
L’istituto di vigilanza privata che vuole estendere il proprio ambito funzionale o territoriale dovrà possedere i requisiti richiesti per i nuovi servizi che intende svolgere o per la nuova dimensione territoriale che intende assumere, con riferimento a quanto richiesto dagli allegati A, B, D, E, F, F1 del d.m. 01.12.2010, n.269.

 

Documentazione richiesta

  • Comunicazione di variazione dell’ambito funzionale e/o territoriale (modello 10);
  • Progetto organizzativo e tecnico – operativo redatto secondo le indicazioni dell’allegato C del D.M. 01-12-2010, n.269, rimodulato sulla base del nuovo ambito funzionale e/o territoriale prescelto;
  • Autocertificazione degli eventuali nuovi institori o direttori tecnici;
  • Dichiarazione sostitutiva relativa all’organizzazione e all’assetto proprietario dell’istituto, se variata;
  • Tabella dei servizi offerti, se variata;
  • Progetto di regolamento tecnico dei servizi.
  •  

Note:
Ogni altra variazione rispetto a quanto comunicato in sede di istanza di rilascio della licenza (variazioni del progetto organizzativo e tecnico – operativo, dell’assetto societario, delle tariffe), deve, comunque, essere comunicata al Prefetto che, ai fini della valutazione della permanenza del requisito della capacità tecnica, terrà conto delle variazioni apportate.

Area I: Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale
Incarico
DIRIGENTE IN POSIZIONE DI STAFF - Viceprefetto Aggiunto
Dirigente
Dott. Paolo GIGLI
Qualifica
VICEPREFETTO AGGIUNTO
Nome ufficio
Polizia amministrativa
Responsabile del procedimento
è il dirigente dell'area
Addetto
Dott.ssa Adriana Simonetti - email: adriana.simonetti@interno.it
Ubicazione dell'ufficio
Via Matteotti 46
Telefoni
Orari di ricevimento
  • Lunedì dalle 09:00 alle 12:00
  • Martedì dalle 09:00 alle 12:00
  • Giovedì dalle 09:00 alle 12:00

Allegati
File
File
Allegato Dimensione
Decreto Ministro Interno 1/12/2010 n.269 402.54 KB
File
Allegato Dimensione
Vademecum operativo Dec Min Int 1/12/2010 n.269 704.66 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 1 44 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 2 37.5 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 3 26 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 4 25 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 5 24 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 6 23.5 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 7 26 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 8 23.5 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 9 29.5 KB
File
Allegato Dimensione
Modello 10 27 KB
Ultimo aggiornamento
Giovedì 27 Giugno 2024, ore 10:22